Proseguono i lavori della commissione urbanistica sul nuovo Piano operativo comunale (Poc): dopo la discussione, settimana scorsa, delle norme tecniche riferite al patrimonio edilizio esistente nelle aree urbanizzate, nell’ultima commissione di venerdì scorso, i tecnici hanno focalizzato l’attenzione sul territorio aperto.
“L’obiettivo che il piano si pone per questa parte di territorio è quello di coniugare le tutele e la valorizzazione paesaggistica-ambientale, favorendo un sistema integrato di nuove economie che richiamino le persone ad abitare e lavorare in questi luoghi in modo da garantire un presidio antropico che riduca i rischi idrogeologici”, precisa l’assessore all’urbanistica Maurizio Bruschi.
Le importanti novità introdotte, perseguono l’obiettivo di favorire il recupero e la messa a reddito di piccoli appezzamenti coltivati a oliveti e vigneti e per realizzare nuovi manufatti a servizio dell’agricoltura, sia amatoriale che aziendale. Sono state ridotte le soglie di superficie a bosco, imposte dalle norme urbanistiche attualmente vigenti, per realizzare manufatti ad uso rimessa; vengono disciplinate le attività per l’apicultura, i piccoli allevamenti di animali da cortile, fino all’allevamento amatoriale per i cavalli.
Particolare attenzione è stata rivolta all’attività amatoriale per autoconsumo, al fine di consentire la realizzazione di “capannini” a servizio delle attività consolidate, come vigneti e frutteti. Premiata la produzione e la manutenzione degli oliveti come presidi idrogeologici.
“Un salto dimensionale molto importante, in grado di superare i limiti imposti dal vigente regolamento urbanistico; c’è grande interesse tra i giovani per questo settore e il piano apre a queste richieste fondamentali per il recupero del territorio. ” ribadisce l’assessore Bruschi.
Un altro aspetto determinate è stata la presentazione alla commissione presieduta da Daniele Raggi del sistema della mobilità lenta, un insieme di percorsi pedonali e ciclabili ottenuti dal recupero dell’antica viabilità vicinale e poderale in grado di collegare le nuove autostrade del turismo con l’entroterra, costituite dalla Ciclopista Tirrenica, in corso di realizzazione da parte della Regione Toscana, la Via Francigena e i sentieri del Cai, oggi totalmente scollegati tra di loro.
All’interno di questo circuito di visita del territorio, sarà possibile realizzare manufatti per l’escursionismo e l’osservazione naturalistica, in grado di creare punti di sosta e di servizio alla mobilità lenta come noleggio di biciclette, officine, punti di ristoro, ecc.
Venerdì prossimo sarà l’occasione per discutere con geologi e ingegneri idraulici la questione relativa al rischio idraulico a seguito de lavoro di adeguamento normativo reso necessario dal parere emesso alla fine di Novembre dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale, dopo oltre due anni di attesa che hanno impedito di procedere all’adozione del Piano operativo nei termini programmati.
Poc, Bruschi: “Superiamo i limiti imposti dal vigente regolamento urbanistico”
Scritto da Redazione
Politica
25 Gennaio 2020
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