Proseguono le attività del Settore sociale dell’amministrazione comunale le cui progettualità, in particolare relative alle politiche abitativa, sono state illustrate ai sindacati delle categorie in difesa degli inquilini nel corso di un primo incontro-confronto partecipato da rappresentanti territoriali.
“Importante il progetto dell’amministrazione di sostenere nuclei familiari in emergenza abitativa impegnando somme ingenti per permettergli di reperire soluzioni abitative autonome. Per questo, abbiamo iniziato un percorso con le rappresentanze sindacali, per renderli edotti delle possibili soluzioni percorribili” dichiara l’assessore Amelia Zanti.
Due le iniziative presentate dal settore dell’assessore Zanti e per le quali è stato richiesto un contributo partecipativo alle rappresentanze sindacali nel reperimento di locali idonei ed eventuali proposte migliorative da valutare. La Giunta, con atto n.250 del 27-08-2021, ha approvato lo stanziamento di circa 285 mila euro (risorse del bilancio comunale) a sostegno di famiglie in disagio socio economico, aggravato dall’emergenza sanitaria in corso. Una parte di questi fondi, tramite il pagamento dell’affitto e relativa cauzione fino ad un contributo massimo di 12 mila euro, saranno utilizzati a favore di persone o nuclei familiari già inseriti in strutture ricettive nella disponibilità del comune ed in carico al servizio sociale che possano avviare un percorso di autonomia abitativa.
Una restante parte dei contributi saranno a sostegno del canone di affitto, in caso di sopravvenuta impossibilità di provvedere al pagamento del canone locativo (la cosiddetta morosità incolpevole), e a nuclei indigenti che, in conseguenza dell’emergenza sanitaria tuttora in corso, abbiano registrato una contrazione del reddito, ad integrazione del minimo vitale.
L’amministrazione comunale si è poi confrontata con i presenti sull’avviso di manifestazione di interesse emesso dalla Regione Toscana finalizzato alla ricognizione di patrimonio immobiliare solidale da destinare ad emergenza abitativa e/o residenza sociale. L’avviso - oltre ai sindacati presenti all’incontro sarà diffuso a tutte le categorie interessate - è una sorta di ricognizione del patrimonio edilizio da parte dell’ente regionale: oltre agli enti pubblici è rivolto agli enti del terzo settore, a cui viene chiesta la disponibilità a cedere, in proprietà o anche in locazione, il patrimonio abitativo da utilizzare a fini sociali. Le proposte dovranno pervenire al comune entro il prossimo 20 ottobre. Sono state affrontate poi altre tematiche quali il bando per il contributo affitto, progetti di co-housing, l’accordo territoriale per il canone concordato e la composizione della commissione casa prevista dal Regolamento già approvato in sede di Lode.