“Ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per capire l’entità dei rapporti commerciali tra le farmacie comunali e la multinazionale farmaceutica israeliana Teva e comprendere quale sia la volontà politica del Sindaco e della Giunta per il futuro di questi rapporti. Esistono soluzioni farmaceutiche alternative all’interno del perimetro dell’Unione Europea su cui credo il nostro Comune debba aprire una riflessione per valutarne l’acquisto" dichiara la consigliera Bennati. “Quanto sta accadendo a Gaza è sotto gli occhi di tutto il mondo, il massacro della popolazione civile non è più tollerabile così come quello del personale medico e infermieristico che ha raggiunto la cifra di 1400 morti con 36 ospedali colpiti da bombardamenti. La nostra città non può limitarsi solo a curare all’OPA la popolazione palestinese” rimarca Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, ritiene necessario un segnale politico forte da parte della nostra città in piena coerenza con le previsioni dello Statuto ma anche con lo storico impegno pacifista del nostro Consiglio comunale. Come municipalità pacifista serve una riflessione profonda sul fatto che fare profitti sui territori occupati palestinesi, laddove solo i farmaci israeliani sono ammessi, e pagare le tasse in Israele con un governo impegnato a sostenere un’economia di guerra, ci impone di prendere una posizione netta a favore della pace. Ogni persona che entra in una farmacia comunale del nostro territorio deve essere consapevole e informata su cosa implica quella decisione di consumo. Esistono farmaci alternativi prodotti da aziende tedesche, spagnole e slovene per cui è importante che anche il personale comunale e quello delle farmacie comunali assuma tale consapevolezza come metro del lavoro e delle decisioni quotidiane.