La colpa è della Regione: questo potrebbe essere il sunto concentrato della difesa dell’amministrazione 5 stelle fatta da uno dei suoi consiglieri comunali, sulla spinosissima questione dei lavori sul ponte di Avenza. A levare la propria voce dalla coorte grillina in assetto di chiusissima difesa è stato Giovanni Montesarchio che è anche il presidente della commissione ambiente e sicurezza urbana e che, in buona sostanza, ha rimandato di nuovo la palla nel campo della Regione, assolvendo da ogni responsabilità la propria maggioranza pur dichiarandosi, tuttavia, d’accordo con la scelta – sulla quale, a suo dire, il comune non c’entra nulla – della Regione di far partire i lavori di rifacimento del ponte di via Giovan Pietro il 15 giugno.
“Vorremmo ricordare che i lavori e il progetto del nuovo ponte sono gestiti interamente dalla Regione Toscana. – ha detto Montesarchio - Vorremmo anche ricordare come la Regione abbia commissariato il comune anni fa proprio nella gestione del torrente Carrione e come l’intervento rientri nel masterplan del Carrione, un piano complessivo di messa in sicurezza voluto dalla regione e che ha avuto la benedizione anche delle forze politiche di centro sinistra che all'epoca della presentazione erano al governo della città”. Montesarchio ha voluto anche lanciare una frecciatina agli esponenti del Pd ricordandogli appunto la passata condivisione del progetto e l’attuale messa in discussione senza, tuttavia, rilevare il mutato scenario economico e sociale causato dalla pandemia. Montesarchio si è anche detto dispiaciuto di quella che ha definito una tendenza a occultare particolari importanti sulle tematiche di sicurezza idraulica ed ha liquidato come farlocche le “ miracolose soluzioni” proposte dagli avversari politici, tutti contrari alla partenza dei lavori in questo momento di iniziale ripresa delle attività commerciali, come l’avr fatto partire i lavori durante il lockdown.
“ In quella fase le ditte non potevano lavorare al meglio – ha spiegato Montesarchio - Questa amministrazione, ha chiesto un aggiornamento del progetto a seguito di un confronto con i portatori di interessi locali , cioè i commercianti, e personalmente nessuno di noi è felice di recare disguidi e problemi agli “avenzini”. Semplicemente i lavori vanno fatti per garantire la sicurezza di centinaia di persone che di fronte ad un evento meteorologico importante rischierebbero di finire sott’acqua perché l’attuale ponte è di ostacolo al deflusso dell’acqua. Ricordo che non è ancora possibile prevedere con assoluta precisione quando arriverà un evento pluviometrico di portata tale da mettere in crisi il tratto di Carrione che attraversa Avenza quindi prima si fanno i lavori meglio è. Non posso quindi che trovarmi d’accordo con la prossima partenza del cantiere, scusandomi nuovamente per i disagi.”.