Sta diventando sempre più centrale nel dibattito politico la questione legata alla possibile chiusura e riorganizzazione del distretto sanitario di via Bassa Tambura a Massa. L’idea di veder cessato l’ennesimo presidio ospedaliero ha mandato su tutte le furie la cittadinanza e la maggior parte delle forze di opposizione, che hanno già espresso in più di un’occasione come sia impensabile sottrarre nuovamente spazio alla sanità territoriale.
La questione è spinosa, non c’è dubbio, e forse l’unica possibilità per comprendere meglio le future strategie della giunta Persiani è quella di un confronto tra tutte le parti politiche, gli enti del territorio e la popolazione.
Questo, almeno, è il pensiero dei consiglieri di opposizione Enzo Romolo Ricci, Stefano Alberti, Gabriele Carioli, Giovanna Santi, Daniele Tarantini, Ivo Zaccagna e Dina Dell’Ertole, firmatari di un comunicato in cui si richiede all’amministrazione massese l’indizione di un consiglio comunale aperto in grado di coinvolgere tutta la società civile apuana: uno spazio fondamentale per decidere e discutere in merito a un elemento essenziale per la vita di una comunità: la sanità pubblica.
“Chiediamo – si legge nella nota – un consiglio comunale aperto dove si discuta del presente e del futuro prossimo della sanità territoriale, un consiglio aperto al contributo dei sindacati, delle associazioni e degli ordini professionali direttamente coinvolti. C'è bisogno di un confronto partecipato che veda la presenza di Asl, regione Toscana e comuni di costa affinché si possa definire una riorganizzazione dei servizi sanitari del territorio condivisa e adeguata ai bisogni dei cittadini”.