Rifondazione Comunista Massa, in un comunicato, denuncia lo stato di vivibilità della zona del Fornello, soggetta al passaggio di mezzi pesanti e l'alto numero di incidenti.
"Si è sfiorata la tragedia, stamani, 17 febbraio, lo stiamo denunciando da anni, molti, troppi - dice il comunicato -
Un mezzo pesante proveniente dalle cave Rocchetta che trasportava detriti non ha retto sotto il peso dei sassi, non è riuscito a frenare e ha sfondato il guard rail di protezione. Solo la buona sorte ha impedito che quel mezzo distruggesse diverse abitazioni e le famiglie che ci stanno dentro".
"Tutti i giorni gli abitanti del Fornello rischiano la propria vita - continua - così come rischiano la vita i trasportatori che spesso sono obbligati dalle logiche del mercato a guidare al limite della sicurezza, vincolati dalle regole di appalti e subappalti che mettono all'ultimo posto sicurezza del territorio e dei lavoratori. Abbiamo sentito gli abitanti del paese, spaventati, arrabbiati, perché anche loro da anni denunciano questa situazione e misurano sulla loro pelle il rischio che tutti i giorni corrono".
"Il Partito della Rifondazione Comunista - conclude il documento - non può certo stare zitto di fronte all'ennesimo evento pericoloso,non accettiamo che per l'avidità di pochi si metta a rischio la vita di molti. Ci meraviglia, ma in fondo non troppo, l'inerzia delle istituzioni che più e più volte sollecitate da noi e dagli abitanti del luogo a prendere provvedimenti per la salute e per la sicurezza, hanno scelto di non intervenire. Lo diciamo a voce alta stavolta perché crediamo che la misura sia colma e ogni limite si sia passato: noi e gli abitanti del Fornello considereremo corresponsabili soprattutto moralmente, ma non solo, le istituzioni che non intervengono, le chiameremo in causa per ogni danno economico e umano che dovesse interessare la comunità del Fornello"