Il bilancio della campagna elettorale per il consiglio regionale della Toscana è assolutamente positivo per Roberta Crudeli, candidata per il Pd a sostegno di Eugenio Giani presidente. La Crudeli, da sempre impegnata in politica e molto conosciuta e apprezzata come responsabile del team infermieristico del reparto di oncologia del centro polispecialistico di Carrara, ha girato in lungo e in largo tutta la provincia di Massa Carrara per far conoscere gli obiettivi politici che si è proposta di raggiungere scegliendo di candidarsi per le regionali.
Come è andata la campagna elettorale, signora Crudeli?
Sono stati due mesi belli e densi di incontri con molte persone, in molti luoghi della nostra bellissima provincia. E’ stata una campagna elettorale che mi ha emozionato e fatto conoscere tanta bella gente. Ho sentito il calore delle persone intorno a me. Ovunque io sia andata ho sentito il sostegno della gente e questo mi ha fatto molto piacere.
Sanità, scuola e lavoro sono stati i temi centrali del suo percorso elettorale: ci sintetizzi il suo pensiero cominciando dalla sanità.
Io sono per una sanità pubblica che favorisca i principi di giustizia ed equità. Il mio impegno sarà sempre per la salvaguardia e il potenziamento del servizio sanitario pubblico affinchè possa essere in grado di rispondere alle esigenze di tutte le persone. La sanità è, però, un tema complesso, che comprende molte tematiche collegate. Ad esempio, un settore che mi sta particolarmente a cuore è la sanità di genere: è importante implementare e sostenere nuovi servizi come la gravidanza fisiologica e il supporto al puerperio e all’allattamento, percorsi per adolescenza e menopausa , pianificazione del percorso ambulatoriale relativo anche all’interruzione di gravidanza e garantire l’istituzione dell’infermiera e dell’ostetrica di comunità e maggiori servizi consultoriali con consultori aperti sette giorni su sette che diano risposte a tutti, specialmente ai giovani su contraccezione ed educazione sessuale.
La sanità locale, tuttavia, è spesso criticata da utenti e dai suoi avversari politici. Da esperta conoscitrice del sistema sanitario locale, data anche la sua professione, in cosa vorrebbe migliorarla?
La sanita locale è impostata su quattro presidi ospedalieri: il Delle Apuane, per le urgenze e la fase acuta del paziente, il centro polispecialistico di Carrara , che serve tutta la provincia, l’ospedale di Fivizzano, che è un importante centro riabilitativo con chirurgia breve e l’ospedale di Pontremoli che offre vari servizi. Io credo che si debba curare il potenziamento dei servizi territoriali la cui importanza si è ben percepita durante l’emergenza covid.
La scuola è il secondo punto del suo programma: come dovrebbe cambiare?
La scuola è un importante presidio sociale oltre che il mezzo che permette una grande crescita culturale e personale per ogni ragazzo. E’ il settore che ha risentito di più della pandemia perché i nuovi problemi hanno aggravato la situazione già critica che c’era prima. Fondamentale è concentrarci sulle carenze strutturali dell’edilizia scolastica dovute al fatto che molti edifici risalgono agli anni sessanta e necessitano di un’importante opera di messa in sicurezza. E’ fondamentale che istruzione, formazione e lavoro possano essere considerati non come elementi a sé stanti, ma come fasi che scandiscono i vari momenti dell’esistenza. La scuola deve essere un punto su cui la Regione Toscana deve concentrarsi, come ha già fatto in questi anni con bandi per i comuni per ristrutturare le scuole.
Il terzo punto è il lavoro: come si risolleverà la Toscana dal punto di vista occupazionale?
Nei prossimi mesi, grazie al recovery fund e grazie ai partiti di centro sinistra che hanno sostenuto il progetto, la regione Toscana riceverà importanti fondi dall’Europa. Sarà una grande sfida e un’opportunità per la regione e io mi impegnerò, se sarò eletta, a far sì che anche nel nostro territorio ci siano grandi ricadute per il rilancio dell’economia che favorisca anche la transizione verso modelli sostenibili come l’economia circolare. Sono convinta che gli interventi assistenziali a pioggia non possono favorire lo sviluppo. Forse risolvono alcune situazioni contingenti ma credo che ci sia bisogno di fare di più cioè interventi strutturali. Bisogna incrementare le competenze dei giovani e la loro formazione Il lavoro continua ad essere uno dei problemi più grandi da risolvere. La pandemia non ha aiutato: i precari lo hanno perso e chi cercava il primo impiego ha visto svanire le proprie speranze. L’opportunità durante il lockdown è stata data dal lavoro agile che ha rappresentato una possibilità di mantenimento di produzione di alcune aziende. In questa modalità molti hanno potuto conciliare i tempi del lavoro.
La disparità di condizione delle donne nel mondo del lavoro non è sparita neppure con lo smartworking
Infatti, come donna ritengo che si debba fare molto di più per il lavoro femminile. Per questo tema si devono chiamare in causa concetti come scuola, formazione durante l’arco della vita, valorizzazione delle risorse umane e servizi per l’infanzia e altro. Eugenio Giani ha previsto nel programma per la Toscana asili gratis per famiglie con reddito fino a 40 mila euro. Questa è una cosa importante: potenziare i servizi della prima infanzia rendendoli gratuiti vuol dire dare la possibilità alle donne di andare a lavorare e contribuire al reddito famigliare con ricaduta positiva su tutto.
E per i giovani che cercano lavoro?
Purtroppo oggi il settore del lavoro giovanile è molto carente. Resta importante la formazione per accedere al mondo del lavoro. Il mio impegno sarà quello di portare tutti questi temi legati alla nostra provincia all’attenzione della Regione.
Roberta Crudeli ha voluto ringraziare tutte le persone che le hanno dato dimostrazioni di sostegno e di affetto nel corso della campagna elettorale.