Non proprio all'alba ma quasi: alle 9 e mezzo di stamani, all'interno del Paradise Beach di Marina di Carrara, tra ali di fan festanti, mentre gli altoparlanti mandavano, con volume a palla, il celebre crescendo finale dell’aria di Turandot, Nessun dorma, meglio noto col titolo di “All’alba vincerò” ha fatto il suo ingresso Matteo Salvini per portare il suo personale sostegno alla campagna elettorale per le regionali ai quattro candidati apuani della Lega. L’evento, pubblicizzato come “ colazione con Salvini” ha mostrato un’organizzazione perfetta il cui merito è stato riconosciuto anche dallo stesso Salvini all’organizzatore, Nicola Pieruccini, unico candidato carrarese dei quattro. Presenti il sindaco di Massa Francesco Persiani e il vicesindaco di Massa Andrea Cella che ha introdotto tutti i candidati e il senatore leghista sul piccolo palco allestito fronte mare. A garantire lo svolgimento dell’incontro in sicurezza, un dispiegamento imponente di forze di polizia, per i detrattori di Salvini addirittura eccessivo, che ha praticamente bloccato con agenti in tenuta anti sommossa tutti gli accessi allo stabilimento balneare sia da viale Colombo sia dal mare. Più di un centinaio di persone, tra iscritti della Lega e sostenitori, invece all’interno in entusiastica contemplazione di quello che loro chiamano “ il capitano”, che, come ormai abitualmente fa in ogni incontro pubblico, si è pazientemente prestato come una star dello spettacolo, ad una lunga seduta di selfie con i suoi fans. Tra questi moltissime donne e tanti giovanissimi che hanno chiesto autografi sulle magliette come si fa con i calciatori o abbracci e baci come si fa con i divi del cinema.
Salvini si è trattenuto solo poco meno di un’ora, dovendo proseguire nelle molte tappe toscane di quest’ultima giornata di campagna elettorale, ed ha rivolto un breve appello agli elettori carraresi: “Non ero ancora passato da Carrara e ci tenevo, perché alcuni giornalisti mi avevano consigliato di saltare questa città perché molto piccola. Ma tutta la Toscana è patria di borghi e contrade piccoli ma bellissimi e importanti- ha esordito Salvini – Stiamo vivendo una grande emozione già prima del voto in Toscana e io ci tenevo particolarmente a passare da Carrara perché qui ci sono stati episodi di minacce e aggressioni contro i nostri candidati. Voglio ribadire che la violenza non è mai la risposta e che con la violenza non si risolve mai nulla. Girando questa parte della Toscana abbiamo toccato con mano problemi come i ponti da ricostruire che giacciono ancora sul greto del fiume dopo mesi e una sanità da riorganizzare per valorizzare le sue grandi eccellenze penalizzate dalle scelte di accorpamenti che hanno portato a disagi immensi per i cittadini. Problemi dei quali i nostri avversari politici, Giani e Renzi, non hanno parlato in campagna elettorale perché occupati a ricordare agli elettori di non votare noi che siamo brutti e cattivi. Renzi ha addirittura detto che se vinceremo le elezioni chiuderemo gli ospedali. Nessuno di loro ha parlato del motivo per cui la Toscana ha la tassa sui rifiuti più alta in Italia perché nessuno dei governi che si sono susseguiti a capo della regione ha mai realizzato impianti per la valorizzazione dei rifiuti mentre, al contrario, tutti hanno favorito la creazione di discariche.”. Salvini ha ribadito le sue solite accuse nei confronti della sinistra: “ Fanno le manifestazioni ambientalistiche al fianco di Greta e poi creano le discariche. Si definiscono antifascisti, accusandoci di favorire il ritorno di ideali fascisti, e poi dichiarano che vorrebbero metterci al muro tutti quanti perché non la pensiamo come loro.”. E nel finale i suoi principali cavalli di battaglia: cacciare la ministra dell’istruzione Azzolina che è una sciagura per la scuola e chiudere i porti. “ In 50 anni la sinistra in Toscana non ha fatto nulla. Adesso promettono tutto, anche la Carrarese in Champions League.- ha detto Salvini – I sondaggi dicono che c’è ancora un trenta per cento di elettori indecisi. Io lascio a voi la cura di questi voti e il compito di convincerli a dare l’appoggio a Susanna Ceccardi, sottolineando la concretezza dimostrata dalla Ceccardi già come sindaco di Cascina.
“La partita è aperta e il voto di ognuno fa la differenza. Se non giochi hai già perso. Il treno del cambiamento passa il 20 e il 21. Noi ci vogliamo occupare solo di lavoro per 5 anni senza promettere miracoli ma passione sudore e onestà.”.E’ stato l’appello finale di Salvini a cui è seguito un’ovazione di applausi dai presenti.
Prima del suo arrivo sul palco erano passati tutti e quattro i candidati al consiglio regionale: da Emanuele Canepa che ha espresso la volontà di ricostruire una terra distrutta da 50 anni di malgoverno a Federica Fumanti che ha ricordato il grande sostegno ricevuto dalla gente che ha mostrato di credere nella Lega, a Eleonora Cantoni che ha parlato di un risultato storico che farà cambiare la considerazione verso la provincia apuana da sempre dimenticata e abbandonata dalla regione fino a Nicola Pieruccini, il padrone di casa, che ha detto: “ Le regionali hanno una doppia valenza per noi di Carrara. Qui viviamo il disagio del monocolore rosso in regione e di quello giallo nell’amministrazione comunale. Queste elezioni devono aprire la strada alle amministrative che ci saranno tra due anni. Siamo una provincia di confine che contiene quattro “etnie” diverse: i lunigianesi, i carrarini, i massesi e i montignosina questsa diversità deve essere il valore aggiunto perché la diversità culturale è forza. I nostri punti fondamentali sono il lavoro, la sanità e il turismo. Infine ha preso la parola il sindaco di Massa Persiani che elogiato la figura della Ceccardi come candidata ideale per la Toscana in quanto giovane donna, madre e politica affermata.
Prima di lasciare Marina di Carrara, Salvini, che ha ricevuto dai leghisti locali doni in marmo tra cui una raffigurazione del simbolo della Lega, ci ha rilasciato un breve commento a una domanda sull’accoglienza ricevuta in una città dal dna anarchico: “Ero già stato a Carrara altre volte, in passato. Devo dire però che la risposta di oggi è stata spettacolare.”.
Fuori, oltre il cordone di poliziotti, solo un piccolissimo gruppo di giovani contestatori che non hanno creato alcun tipo di disordine.
Foto di Cristina Maioglio