L’onorevole Cosimo Ferri ha presentato un’interrogazione al ministro dello sviluppo economico sullo stabilimento Sanac di Massa, azienda attiva nella produzione di materiale refrattario, all’avanguardia nei processi produttivi e realtà tra le più solide del polo industriale della provincia ed anche d’Italia.
Attualmente risultano occupati nello stabilimento 101 operai di cui 6 con contratti a termine. Inoltre, all’interno del sito produttivo lavorano diverse società che impiegano circa 100 operai.
“Nel 2016 – spiega Cosimo Ferri - si apriva la procedura per il trasferimento degli asset aziendali di Ilva s.p.a. attraverso un bando internazionale. L’anno successivo la cordata AM Investco Italy, una joint venture formata dal gruppo Marcegaglia (15%) e da Aarcelor Mittal (85%) si aggiudicava la gara e il 5 settembre 2018 presso il ministero dello sviluppo economico veniva siglato l’accordo con Arcelor Mittal per la cessione di Ilva s.p.a.”.
“Tuttavia – spiega Ferri - tale iniziativa imprenditoriale non ha avuto alcuno sviluppo concreto né, per altro verso, sembrano ipotizzabili possibili esiti soddisfacenti neppure in un arco temporale di medio periodo. Per cui, ad oggi lo stabilimento Sanac di Massa versa in una situazione di stallo, né sembra ipotizzabile una soluzione in tempi brevi”.
Quadro che si è aggravato, secondo Ferri, in quanto risulta che, a partire dal mese di giugno 2021, Acciaierie d’Italia stia ordinando il materiale refrattario a competitors stranieri con conseguente estromissione di Sanac.
“Non sono comprensibili le ragioni di tale improvvisa predilezione per il mercato estero che – afferma Ferri - in ogni caso, sembra in contrasto con la dichiarata intenzione di Acciaierie d’Italia di partecipare ad una eventuale gara di futura indizione”.
Per l’indizione di una nuova gara, il MISE sta aspettando l'istanza da parte dei commissari. Manca ancora il parere del comitato di sorveglianza che ancora non si è riunito: è una formalità ma recepire il parere del comitato è un passaggio necessario.
Occorre, ad avviso dell’onorevole Ferri, che Acciaierie d’Italia torni a privilegiare la produzione italiana di materiale refrattario, come regolarmente avvenuto fino allo scorso mese di maggio, con risultati soddisfacenti.
Ferri conclude quindi con questa istanza: “Chiedo se il ministro è in grado di fornire chiarimenti sulla problematica relativa all’approvvigionamento di materiale refrattario e quali siano le iniziative che intende assumere al riguardo”.
Mi. Ca.