Nuovo incrocio di braccia in tutti i Porti italiani e quindi anche al Porto di Marina di Carrara, dopo quello del 3-4 e 5 aprile scorso. I lavoratori delle aziende FHP, GRENDI Trasporti Marittimi, MDC Terminal, CO.SE.PORT, Lifting e AdSP del Mar Ligure Orientale, sciopereranno per 48 ore consecutive dalle ore 00:01 del 4 luglio alle ore 23:59 del giorno 5 luglio 2024.Le motivazioni sono le medesime; in una fase economica molto complessa in cui si trova il paese, in primis a causa dell’inflazione e ad importanti utili che stanno facendo le aziende, è assolutamente necessaria una rivalutazione economica del CCNL che svolge la sua funzione di autorità salariale attraverso la tutela e l’incremento del reddito delle lavoratrici e dei lavoratori. Per il triennio di futura vigenza contrattuale dovrà essere superato il riferimento all’Ipca depurato dei beni energetici importati al fine di giungere ad un Tec – Trattamento Economico Complessivo (18%) che tenga conto anche della redditività del settore sviluppata in questi anni, e che recuperi pienamente il potere di acquisto dei lavoratori in questi anni di inflazione crescente. Inoltre sempre al fine di tutelare il potere d’acquisto delle lavoratrici e dei lavoratori è indispensabile l’inserimento di un meccanismo di tutela salariale in caso di mancato rinnovo nei tempi previsti.Aggiungiamo che per il settore portuale, l’incertezza è acuita dagli annunci ripetuti di riforme normative imminenti, superando la legge 84/94, per cui è necessario che lo strumento che regola il lavoro portuale, ovvero il CCNL, resti un caposaldo da tutelare e da ammodernare. Indispensabile garantire anche un aggiornamento normativo che tenga conto delle evoluzioni del settore e che provi a proiettare il lavoro portuale nel prossimo futuro, un rinnovo che deve avvenire nei tempi prestabiliti”. Obiettivo principale è quello di migliorare le condizioni di lavoro e di produrre effetti benefici sulla qualità del lavoro, della produttività e della sicurezza.Il numero di incidenti, spesso mortali, impone una riflessione sulle modalità di svolgimento del lavoro, sulle tempistiche e soprattutto sull’alternanza tra tempi di lavoro e tempi di riposo, nonché interventi mirati all’adeguamento e aggiornamento normativo in ambito di salute e sicurezza. Una platea di lavoratrici e lavoratori riposati e non stressati è in condizioni di essere più produttiva e di rendere il sistema portuale nazionale più competitivo e più sicuro. È nostra convinzione che un orario di lavoro ridotto ed una riduzione dell’incidenza del lavoro straordinario, unito ad una retribuzione adeguata, permetterà di mettere in campo i presupposti per un lavoro migliore”.Le OO.SS rivendicano anche un’incentivazione al pensionamento anticipato [“caposaldo” del precedente rinnovo cui dare “piena attuazione essendo ancora fermo a causa della mancata prosecuzione dell’iter ministeriale”]; una “formazione” con la necessità di creare un diretto legame, sancito a livello contrattuale, tra formazione, qualificazione professionale ed inquadramento; un’adeguata previdenza complementare con la richiesta di un aumento della percentuale destinata al fondo di previdenza integrativa a carico azienda al 2%; una revisione normativa con la definizione a livello nazionale delle “causali dei contratti a tempo determinato”.