Un grande striscione affisso lungo la strada che recita "Se fermerete la variante, noi fermeremo l'Aurelia" come risposta al sondaggio prodotto nelle scorse settimane da Cinque Stelle e Rifondazione contro la variante Aurelia.
Le parole, lette da tutti coloro che hanno raggiunto il centro di Massa passando da Turano, hanno suscitato molto scalpore in città, su un tema che si preannuncia tra i più incandescenti nella prossima campagna elettorale.
Per comprendere le ragioni di questo messaggio, la Gazzetta di Massa Carrara ha chiesto delucidazioni a Giuseppe Landucci, socio fondatore di Arci Turano dal lontano 1974 e membro del fronte "Sì Variante Aurelia".
"Quello della variante è un problema annoso. Ci occupiamo di esso dal lontano 1976. I precedenti progetti non sono stati avvallati, mentre le persone perdevano la vita a causa dei numerosi incidenti - esordisce con vigore Landucci - noi residenti stiamo 'sopravvivendo sulla strada', ma abbiamo diritto di viverci; al momento ci sono più di 20 esercizi commerciali chiusi. Abbiamo avviato una lotta politica per uscirne. Gli abitanti di via Gorine che, a causa del progetto subiranno espropri, stanno pagando gli errori e le manomissioni che la politica ha compiuto negli anni. Il problema non siamo noi, ma chi vuole evitare il dialogo senza proporre soluzioni alternative. Il progetto variante è fondamentale per salvare questa zona - spiega Landucci - e soprattutto metterla in sicurezza per poi poter investire nel recupero delle aree verdi circostanti, come il muraglione che può tornare ad essere un parco o Montepepe; tutto senza mettere in discussione l'utilità e la fruizione dell'ospedale del cuore. Vogliamo inoltre dare una nuova destinazione al mercato delle Jare attualmente quasi inutilizzato.
Capiamo anche le esigenze dei residenti di via Carducci - continua Landucci -: l'aumento del traffico e dell'inquinamento in quella zona non è legato alla variante in sé ma alla possibile costruzione della nuova casa della salute, che noi vorremmo venisse allestita nella struttura abbandonata del vecchio ospedale. Per decongestionare le strade si potrebbe trasferire su autostrada una parte del traffico pesante, concertando il progetto con i comuni limitrofi come Forte Dei Marmi, ma per rendere funzionante questa operazione la variante è comunque necessaria, non si può pensare di scaricare più di 500 camion al giorno all'uscita autostradale Versilia perché salterebbe il progetto.
Relativamente allo striscione nessuno ha intenzione di uscire dalla legalità, ma faremo sentire con forza le nostre ragioni.
La soluzione migliore per la città e per Turano - conclude Landucci - è fare la variante, siamo l'unico capoluogo senza. A Viareggio per esempio, con la costruzione della superstrada, intere aree urbane come Bicchio e Varignano sono rifiorite, non possiamo permetterci di perdere i grandi finanziamenti destinati alla città. La variante si deve fare, il traffico va distribuito equamente. Chiunque vincerà le elezioni dovrà considerare questa questione come prioritaria".