La sede della Protezione Civile di Avenza è stata temporaneamente trasferita all’interno del Distretto Socio Sanitario della più popolosa frazione di Carrara e questo ha determinato non pochi disagi e lamentele da parte degli utenti del distretto sanitario già particolarmente compresso a causa dell’insufficienza degli spazi rispetto alla domanda dell’utenza. A riferire della situazione critica è stato il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha sottolineato ancora una volta le difficoltà con le quali l’amministrazione 5 stelle ha cercato di rispondere alle esigenze degli avenzini.
“La decisione di inserire la sede della Protezione Civile dentro il distretto socio-sanitario – ha detto Bernardi – spinge a mettere in dubbio la buona fede del grillino De Pasquale e di tanti altri suoi colleghi di partito e rende evidente la loro incapacità di comprendere i problemi e di prospettare soluzioni a favore dei cittadini di Avenza.”. Bernardi, che ha sentito le lamentele di molti cittadini di Avenza al riguardo, ha chiarito l’intenzione di sensibilizzare l’opinione pubblica sul disagio provocato e di sottolineare l’importanza strategica della Protezione civile, che grazie alla collaborazione tra il pubblico con i volontari svolge attività finalizzate alla tutela dell'integrità della vita .
“Si tratta di una risorsa insostituibile per la collettività – ha continuato Bernardi - ma la sede temporanea scelta è la meno idonea. L'immobile è al limite della capienza degli spazi per i servizi sociali e sanitari che registrano, ogni giorno, una grande affluenza di utenti. Inoltre pare che la protezione civile non sia in grado di operare in emergenza con il rischio di incorrere in tempi di intervento molto più dilatati e meno tempestivi. E quello che più sconcerta è che la nuova sede è stata individuata senza che la cittadinanza fosse stata messa al corrente e quando tutto ormai e già stato fatto. Il sindaco De Pasquale aveva riferito che erano state prese in esame tutte le opzioni in campo, facendosi carico di verificare la disponibilità dell’immobile , senza comunicare quali erano state però le soluzioni alternative . Una mossa poco comprensibile, secondo anche alcuni responsabili del distretto che criticano la presenza della Protezione civile in concomitanza con le attività sanitarie. Da quando è stato affidato l'appalto per realizzare la nuova sede della Protezione civile con i fondi del Bando delle Periferie per un intervento da un milione di euro, non solo non si conoscono i tempi tecnici al termine del cantiere dell’edificio ex CAT , ma non si sa neanche la data approssimativa di quando sarà completamente riconsegnato. Questa incertezza nel gestire la cosa viene comunque letta da molti avenzini come l’ennesima mancanza di attenzione verso di loro e verso una zona tanto nevralgica della città. Chiedo al sindaco che prenda in seria considerazione il problema e trovi una immediata soluzione alternativa e più idonea .”.
Sede provvisoria della protezione civile di Avenza inidonea: la critica di Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
15 Settembre 2020
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