Il vicesindaco Roberta Crudeli avrebbe prestato 742 euro alla donna ospitata insieme al figlio all’Hotel Villa Undulna Terme della Versilia, perché in stato di emergenza abitativa, per permetterle di restare in quella struttura. A riferire la notizia è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che già aveva messo in evidenza il caso della scelta di un hotel a quattro stelle costato al comune di Carrara seimila euro e che, stavolta ha ipotizzato un tentativo di sostituirsi alle banche: “Un prestito – ha detto Bernardi - è un accordo attraverso il quale una parte, in questo caso il vice sindaco, concede una somma di denaro a un'altra parte, cioè la donna che è stata ospitata all'Hotel Undulna, con la promessa che questa somma verrà restituita entro un certo periodo . Ed esattamente così è stato, infatti con determinazione n° 4772 del 4 Ottobre 2024 pubblicata sull'Albo Pretorio, si fa riferimento perfino ad una dichiarazione sottoscritta dalla signora e registrata con numero di protocollo 80222 del 27/09/2024depositata agli atti d'Ufficio con la quale, la donna riconosce di essere "debitrice" nei confronti del "comune di Carrara" della somma di euro 700, ma anche di 42 euro per la tassa di soggiorno. Incredibile leggere inoltre che, nella dichiarazione sottoscritta, sia stata obbligata a restituire tale somma attraverso un piano di rientro. Con questi presupposti potrebbe essere riscontrato un vizio di legittimità e quindi l'atto essere illegittimo ed anche inopportuno e configurarsi un eccesso di potere, per la disparità di trattamento in merito a provvedimenti diversi per identiche situazioni. Ma al peggio non c'è mai fine e, nella confusione totale, l'atto pubblico è anche gravemente contradditorio, soprattutto nelle motivazioni. Invero, nel "Considerato" iniziale, si dà atto che la donna si trova in emergenza abitativa conseguente allo stato di "impossibilità temporanea di procurarsi un alloggio nei tempi brevi", ma nel prosieguo, viene contraddetta questa situazione perché la dirigente Barbara Tedeschi scrive che è stato necessario protrarre l' ospitalità all'Hotel Undulna al fine di consentire alla donna di eseguire "alcuni lavori di messa in ripristino di un alloggio in locazione" . Delle due, una: o è impossibilitata a procurarsi un alloggio oppure ha trovato un alloggio in affitto e addirittura lo sta ripristinando. La Tedeschi nell'atto cita la regolarità e la correttezza dell'azione amministrativa ai sensi dell'art. 147-bis del D.Lgs, ma nella fase preventiva della formazione dell'atto, pare proprio che non siano presenti né l'una né l'altra. Cita anche l'art. 107 che assegna ai dirigenti competenza in materia di gestione, ivi compresa l'assunzione degli impegni di spesa, ma anche in questo caso per quello che abbiamo letto pare essere impreparata. Il giudizio sull'operato dei Servizi Sociali ed Abitativi è che sono incorsi da un lato a grave imperizia nel gestire la vicenda, non avendo percepito la delicatezza della situazione e la necessità di procedere all'assegnazione di un alloggio in emergenza e dall'altro in negligenza nell'emettere provvedimenti inaccettabili per un'amministrazione comunale”.
Sempre più confuso il caso della famiglia in emergenza abitativa ospitata in hotel a quattro stelle: spuntano anche dei prestiti dal comune secondo il consigliere Bernardi
Scritto da Redazione
Politica
14 Ottobre 2024
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