Una visita al campo sportivo della Perticata, società calcistica storica della nostra città e particolarmente attiva, così come altre nel nostro comune, nella cura del settore giovanile, è stata l'occasione per Simone Caffaz candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative del comune di Carrara del 12 giugno, per parlare di sport, strutture e impianti. Insieme al presidente della Perticata Giorgio Orsini ed accompagnato da alcuni candidati nelle liste che lo sostengono, da Giovanni Pennucci e Lucian Martisca (Lega), ad Elisa Serponi e Bruno Vaira (Simone Caffaz Sindaco) quest'ultimo per molti anni vicepresidente e direttore generale della stessa Perticata e del Marina La Portuale, Simone Caffaz si è intrattenuto sul campo mentre erano in corso le partite delle classi di bambini 2015 e 2016.
"Anche nella manutenzione degli impianti sportivi – ha detto Caffaz – la città paga decenni di amministrazioni pessime che hanno via via ridotto gli spazi a disposizione non solo per chi vuole praticare calcio ma anche altre discipline. Sono state destinate sempre meno risorse e al momento non sono più utilizzabili, in qualche caso da anni, né i campi di Bergiola, Bedizzano e Codena, né quelli di Bonascola ed il campo dei Pini di Marina. Ed anche le strutture aperte e fruibili versano in condizioni problematiche. Noi intendiamo anche attraverso sponsorizzazioni private riaprire in un tempo ragionevole tutti questi campi adesso chiusi"
"A questa situazione incresciosa – ha proseguito Caffaz – si è unito negli ultimi tempi il principio aberrante di mettere a bando l'utilizzo degli impianti sportivi. La nostra amministrazione farà in modo di introdurre almeno tre condizioni per permettere non solo alla Perticata ma anche alle altre società sportive che utilizzano strutture comunali di continuare e migliorare la importantissima funzione di socializzazione, integrazione e condivisione che lo sport rappresenta a tutte le età ma soprattutto tra i giovani e giovanissimi colpiti dalla pandemia Covid come e più di altri"
"Il primo requisito nel rinnovo delle convenzioni – ha continuato Caffaz – sarà la storicità della presenza perché non si può cancellare nei vari quartieri e paesi dove ci sono i campi la storia e la memoria di generazioni che sono legate da ricordi che si tramandano; il secondo requisito sarà la durata della convenzione tale da poter permettere alle società che li utilizzano di pianificare opere di manutenzione straordinaria per poter proseguire e migliorare l'attività; il terzo requisito delle nuove convenzioni permetterà come succede già alla Perticata ed in altre realtà di ricavare all'interno della struttura spazi di ricettività e ristoro in modo da recuperare risorse per investimenti"
"Il nostro programma – ha concluso Caffaz – si rivolge allo sport inteso non solo come agonismo ma anche come attività fisica da svolgere nel tempo libero in quanto portatrice di benessere, rapporti sociali, contatto con la natura ed in questo senso punteremo, oltre al recupero e al miglioramento degli impianti anche alla realizzazione di piste ciclabili e di percorsi pedonali, alla pulizia e alla manutenzione dei sentieri montani. Lo sport è un mezzo straordinario per superare quell'emergenza di socialità che nella nostra città si manifesta in maniera grave e pericolosa dopo decenni di amministrazioni di sinistra che hanno spopolato i centri storici e realizzato in questo caso per mera speculazione edilizia quartieri dormitorio senza piazze e spazi verdi dove sia possibile incontrarsi, scambiare quattro chiacchiere, fare due passi, per i bambini e i ragazzi giocare"
Anche il presidente della Perticata Giorgio Orsini ha voluto sottolineare l'importanza dello sport giovanile. "Abbiamo centinaia di ragazzi – ha detto – che trovano qua come altrove la possibilità di crescere e di conoscere valori come sacrificio e rispetto dei compagni e degli avversari, degli istruttori e dei giudici. Un insegnamento di vita che li toglie dai pericoli della strada sempre più incombenti. Pensare che a Carrara ci sono stati assessori allo sport che non hanno riconosciuto il valore sociale del nostro lavoro che portiamo avanti tra grosse difficoltà ormai da anni. Se posso dare un suggerimento consentirei di riaprire dove possibile anche le piazze alla pratica dello sport. Sono state palestra di vita per la mia generazione ed è sempre meglio avere a che fare con un pallone che con una siringa"