In una breve nota diramata poco fa, Simone Caffaz sostiene che "nei prossimi giorni sfileranno a Carrara esponenti politici nazionali per fare due cose alternative o complementari: provare a trasmettere un po' della propria visibilità al candidato a cui si affiancano o a prendersi qualche impegno politico per il futuro. Non trovo che ci sia niente di male per entrambe le attività anche se è molto più utile la seconda cosa".
"Anche io – prosegue il candidato sindaco alle prossime elezioni amministrative comunali di Carrara del prossimo 12 giugno - quando potrò distogliermi dagli incontri con i carraresi aderirò a questo tipo di manifestazioni chiedendo agli esponenti nazionali impegni concreti per la Città.
D'altronde io non ho bisogno di farmi conoscere in città"
"Ieri è intervenuto in città – continua Simone Caffaz - il vice di Calenda, Matteo Richetti, già portavoce di Renzi e esponente PD, che ha parlato di Carrara come di "un territorio amministrato male".
A Richetti non manca il fiuto ma sicuramente mancavano le informazioni"
"Di questo malgoverno – conclude la nota - ha accusato i 5 stelle senza però sapere che i veri responsabili del declino della Città li aveva davanti e a fianco.
Se, infatti, al Movimento 5 stelle dobbiamo imputare il fatto di non essere riusciti a riscattare la città negli ultimi 5 anni, è proprio al Pd e alle sinistre burocratiche e autoreferenziali che hanno amministrato la città per 70 anni che, per onestà intellettuale, dobbiamo attribuire il malgoverno di Carrara.
Ora, il Pd può pure nascondersi dietro un cappotto rosso o una camicia alla coreana ma di certo non può attribuire ai 5 stelle l'isolamento e il debito che oggi funestano la città per propria responsabilità. Il Pd ha causato il problema ed oggi - con i suoi 4 candidati sindaco - non può essere la soluzione.
Ci rialzeremo".