Il Comitato Salute Pubblica Massa Carrara denuncia pubblicamente la scarsa attenzione che la USL Nord-Ovest dedicherebbe ai cittadini del comune di Carrara che devono effettuare un “semplice“ prelievo; così come trascurerebbe la salute degli operatori sanitari del servizio.
“Al momento - dichiara il Comitato -, dopo la richiesta telematica di esami ematici fatta dal curante, non ci si può rivolgere al CUP ma è necessario prenotarsi telefonicamente, solo dalle ore 10 alle ore 13 ai numeri telefonici dei distretti di Avenza e di Carrara che risultano per lo più occupati: dopo svariati tentativi oggi, 5 giugno, siamo riusciti ad avere l’appuntamento per l’8 Luglio. Il distretto di Marina di Carrara ci risulta ancora chiuso. La situazione generale del Distretto di Carrara centro, che ricordiamo essere impropriamente denominata “Casa della Salute”, è critica avendo una alta affluenza dato che dall'8 Maggio hanno chiuso gli sportelli CUP al monoblocco, mentre il CUP al distretto lavora tutto il giorno, senza pausa pranzo. Ci sono inoltre gli ambulatori dei medici di famiglia che ricevono i pazienti sia al mattino che il pomeriggio con una continua affluenza. Ci risultano chiusi i piccoli ambulatori nelle frazioni di Carrara”.
“Quando ci si reca personalmente al check point della struttura di Carrara – afferma il Comitato -, all’ingresso non viene misurata la temperatura come richiesto dalle norme vigenti. Può darsi poi che ci si imbatta nelle “grida manzoniane “ di personale che, con tanto di elenco in mano, chiama per nome e cognome (con buona pace per la privacy) le persone che debbono fare i prelievi e li fanno sostare in fila all’interno (annullando di fatto il senso del check point e dell’appuntamento).
L’assurdo però è che il personale all’interno ha meno dotazioni delle parrucchiere, dato che nessuno risulta provvisto di visiere.
“Chiediamo a chi di dovere – conclude - di provvedere ad ampliare immediatamente il servizio (viste le esigenze della popolazione!). Chiediamo anche che tale servizio sia organizzato in maniera consona iniziando con il fornire subito a tutti gli operatori i dovuti DPI in modo da tutelare così la salute loro e dei pazienti. Per non sbagliare ricordiamo che l’ASL è tenuta a rispettare rigorosamente quanto disposto dalla Circolare del Ministero della Salute n. 19214 del 4 giugno, intitolata “Linee di indirizzo per la progressiva riattivazione delle attività programmate considerate differibili in corso di emergenza da COVID-19.” che definisce le regole per: 1. Controllo e regolamentazione degli accessi 2. Definizione di percorsi separati e controllo dei flussi 3. Protocolli e procedure - Osservanza di misure di prevenzione e protezione - Osservanza di misure igieniche”.