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Scritto da Redazione
Politica
21 Ottobre 2023

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Il coordinamento provinciale di Forza Italia si mobilita per un’iniziativa sulle infrastrutture e i trasporti, aderendo all’evento organizzato dal partito in programma oggi a Firenze.
La Toscana da mezzo secolo vede la regione amministrata dalle forze di sinistra. "Un predominio che, accompagnato alla mancanza di ricambio e alternanza della classe dirigente, ha lasciato numerose criticità, soprattutto sul fronte infrastrutturale e dello sviluppo economico. Ritardi, mancate realizzazioni unite a una incapacità a stare al passo coi tempi, tipica delle forze di sinistra, che stanno penalizzando la Toscana".

Siamo sempre attenti ai bisogni del territorio, e aderiamo con convinzione alla giornata sulla mobilità e le infrastrutture – spiega il coordinatore provinciale di Forza Italia, Gianenrico Spediacci e purtroppo dobbiamo constatare come la nostra provincia paghi un gap veramente molto alto sotto questo punto di vista, con criticità diffuse che vanno il prima possibile corrette. Serve lavorare sodo per attuare una modernizzazione del trasporto sia su ferro sia su gomma e avviare una fase di crescita che riguardi tutta l’area di Massa-Carrara in primis, e anche la Toscana. Gli investimenti in infrastrutture, e parlo di trasporti, irrigazione, energia e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, sono cruciali per realizzare lo sviluppo sostenibile e rafforzare così la capacità sociale ed economica della nostra comunità”.

Per Forza Italia è chiaro ormai da tempo che la crescita della produttività e dei redditi, cosı̀ come migliori risultati nella sanità e nell’istruzione, richiedano investimenti nelle infrastrutture. Lo sviluppo industriale inclusivo e sostenibile è perciò la prima fonte di generazione di reddito; esso permette un aumento rapido e sostenuto del tenore di vita delle persone e fornisce soluzioni tecnologiche per un’industrializzazione che dia reddito e nello stesso tempo rispetto per l’ambiente.

Lo sviluppo economico e sociale non si fa solo con la volontà dell’imprenditore – prosegue Spediacci -, di un professionista o di qualsiasi altra persona attiva nel settore privato o pubblico; bensì con scelte di indirizzo politico e amministrativo che stanzino risorse per progetti precisi e cantierabili. Servono in modo urgente delle infrastrutture moderne e all’altezza dei tempi, utili a fornire una serie di servizi indispensabili per il funzionamento del sistema economico. Andando più nello specifico, sto parlando di strade, linee ferroviarie, porti, scuole, ospedali, a cui aggiungere un sistema moderno di irrigazione, dato che con canali, invasi e dighe si combatte la siccità. Senza tralasciare il tema energetico, con strutture adeguate ai tempi per l’efficientamento energetico, con cui si controllino strade, ferrovie e sistemi di irrigazione”.

Sul tema delle infrastrutture e dei trasporti, Forza Italia si sta occupando da tempo, a livello regionale, nell’individuazione di idee e soluzioni in grado di attuare quella politica di rilancio che il partito ritiene quantomai urgente. "Un immobilismo di decenni che va superato in fretta per non perdere ulteriori treni che rischiano di lasciare la Toscana in uno scenario che va sempre più verso l’arretratezza, rendendo difficile colmare un gap già abbastanza evidente con altre realtà".

Bisogna valorizzare la rete ferroviaria, sia merci che turistica, e la rete autostradale – spiega Spediacci – ma non è tassando i trasporti merci che si risolvono i problemi di una strada regionale, come la Fi.Pi. Li per esempio, sperando che si risolvano i problemi di una strada regionale per la quale sono stati spesi 43 milioni di euro in tre anni, senza che disagi e code siano diminuiti. Non esistono strade a pedaggio selettivo in Italia, e con il pedaggio si penalizzano mezzi pesanti, e di conseguenza, la competitività delle nostre aziende. Ma sono anche altri i punti dolenti, come ad esempio il sistema degli aeroporti di Pisa e di Firenze, sempre in lite tra loro per campanilismi e che, con questo atteggiamento, stanno portando il traffico interno fuori dalla Toscana verso Bologna. La sinergia tra Pisa e Firenze è fondamentale per il rilancio economico regionale, per un sistema aeroportuale competitivo ed efficiente, per turismo e imprese. E come non parlare dei porti toscani, importante il ruolo del porto di Livorno, ma non dimentichiamo del nostro porto di Marina di Carrara, fondamentale per l’economia provinciale.
Apprendiamo del recente nuovo piano regolatore che dovrà rilanciare l’indotto intorno al porto, ma serve proseguire su questa linea e non abbassare la guardia. Ricordo inoltre il ruolo sempre più importante delle comunicazioni attraverso l’uso della banda larga: un aspetto cruciale per rispondere alle sfide future, anche parlando proprio del loro uso nel sistema di trasporti e infrastrutturale”.

Forza Italia si appella quindi alla regione Toscana chiedendo su infrastrutture e trasporti degli impegni precisi, invitando se possibile a fare ancora di più rispetto a quanto compiuto fino ad ora e mostrare che ci sia una reale voglia di investire sul futuro. "Dal nostro punto di
vista serve togliere Massa-Carrara da quell’isolazionismo non solo regionale ma anche con il resto d’Italia ed Europa, e ridurre cosı̀ un gap pericoloso. Gli aspetti da migliorare sono tanti, e si potrebbe continuare ad oltranza, ma riteniamo sia giusto iniziare da basi certe, solide, per
una ripartenza che non sia solo a parole ma accompagnata da fatti".

Un tema importante riguarda anche il ruolo della Fivizzano Mare – chiude Spediacciche rappresenta il sogno di realizzare una strada di collegamento tra Reggio Emilia, Fivizzano e la costa apuana. Il comitato Gino Chinca sta facendo una grande battaglia su questo progetto, che è stato ultimamente rivisto e integrato con proposte arrivate da Carrara e dal reggiano. Si parla di una strada a scorrimento veloce che in 50 minuti porterebbe da Reggio a Carrara, e in meno di 20 minuti da Fivizzano a Carrara. E’ un sogno possibile e sul quale altre realtà farebbero carte false per avere un collegamento del genere”. 

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