Un solo spogliatoio in comune per adulti e bambini nella piscina comunale di Marina di Carrara: alcune mamme si sono lamentate della situazione di promiscuità e il consigliere Massimiliano Bernardi si è fatto portavoce delle lamentele. “Il 10 gennaio 2022 – h ricordato Bernardi - sono state pubblicate, a cura del Dipartimento per lo sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, le linee guida aggiornate, più dettagliate e prescrittive, redatte ai sensi del Decreto Legge 52/ 2021 aggiornate nel tempo, sino al Decreto Legge 1/2022 che assicurano l’esercizio delle attività in piscina, nelle quali c’è scritto: ‘…Può apparire pleonastico, ma è comunque bene, raccomandare al genitore/accompagnatore di avere cura di sorvegliare i bambini per il rispetto del distanziamento e delle norme igieniche sanitarie e comportamentali, compatibilmente con il loro grado di autonomia e l’età degli stessi’. È inammissibile, quindi, che, a fronte della chiusura da parte di ASL di due spogliatoi non ritenuti idonei dal punto di vista igienico sanitario, l’assessore allo sport Lara Benfatto assieme al direttore della piscina Lorenzo Contipelli, permettano che i minori maschi, che frequentano i corsi di nuoto, utilizzino lo stesso spogliatoio degli uomini. Chiedo quando si sia mai visto che, bambini di pochi anni, debbano spogliarsi e fare la doccia usando gli stessi locali destinati agli adulti. Il problema della promiscuità tra bambini e adulti, non è emerso da chi dirige e gestisce la piscina? Niente di male, se nello spogliatoio ci fosse una separazione tra gli spazi destinati ai bambini e quelli per gli uomini, ma non è così. Ovviamente, in questi locali le mamme non possono entrare perché gli spogliatoi sono frequentati da uomini adulti, e quindi i bambini vengono lasciati soli. Spesso si tratta di ragazzini ancora piccoli ed il disagio provato dagli stessi per il fatto di avere contatti con uomini nudi, mentre si spogliano e fanno la doccia, è naturalmente da condannare. Anche se non è mai successo niente di grave, precisano le mamme, non è bene che ci sia una promiscuità di questo tipo. È capitato che qualcuno, per esempio, abbia dovuto subire qualche scherzo pesante e poco piacevole. È chiaro che il direttore della piscina, ma anche l’assessore allo sport Lara Benfatto per quanto attiene la responsabilità politica, dovrebbero, oltre che eseguire i lavori al fine di riaprire gli altri spogliatoi, almeno garantire al momento controlli serrati, in particolare, il direttore, che è pagato dall’amministrazione con i soldi dei cittadini per rispondere del funzionamento della struttura dal punto di vista igienico-sanitario e della sicurezza dei frequentatori. Il responsabile della piscina dovrebbe curare l'aspetto igienico-sanitario delle vasche e dei servizi a disposizione della struttura; assicurare il rispetto dei requisiti igienico-ambientali ed individuare i punti critici, determinando le azioni correttive per garantire la corretta esecuzione delle procedure di autocontrollo previste. Da quanto riferito dai frequentatori che pagano, questi controlli non vengono effettuati, si chiede quindi di prendere provvedimenti nel merito.
Spogliatoi in comune per adulti e bambini alla piscina di Marina: il consigliere Bernardi segnala il disagio degli utenti più piccoli
Scritto da Redazione
Politica
29 Luglio 2024
Visite: 309
- Galleria: