Sul Regina Elena incombono le ombre della privatizzazione. a Non poteva non commentare su un tema sociale aperto come la situazione del Regina Elena, la casa di riposo comunale oggetto di polemiche e battaglie, Rifondazione Comunista che fa dunque arrivare una nota con cui pone l'accento: le recenti dimissioni della direttrice a pochi mesi di distanza dalle dimissioni del suo predecessore, le preoccupazioni e le proteste per le condizioni di lavoro contrattuali dei dipendenti a cui non può essere applicato il contratto pubblico, sono conseguenze di una politica fallimentare e la risposta che non arriva è legata a un'assenza di progettualità.
"Prendiamo atto che le politiche per anziani nel comune di Massa con casa Ascoli e nel Comune di Carrara con il Regina Elena sono un vero fallimento - esordisce nel comunicato Piero Marchini dando voce al Coordinamento comunale di Rifondazione Comunista - Politiche che portano a un appesantimento economico per poi andare sempre più spediti nel binario della privatizzazione".
Ma Rifondazione Comunista ha già assistito a situazioni di difficoltà del Regina Elena e ricorda come se ne uscì, suggerendo tra le righe di ripercorrere quella soluzione:"Per il Regina Elena sarebbe un film già visto negli anni fine 80, prima anni 90, quando venne riscattata con un debito di 11/13 miliardi di lire. All'epoca era divenuta il fiore all'occhiello di tutta la città perché tutta la città aveva condiviso il risanamento economico e il mantenimento pubblico dei servizi agli anziani. Per questo la crisi che questa amministrazione ha portato ai servizi degli anziani offende e mortifica tutte le forze politiche e tutti i cittadini che credevano e credono ancora che i servizi devono rimanere pubblici".
Ma chi ne sono i responsabili? Il Coordinamento comunale di Rifondazione comunista non ha dubbi:" Le responsabilità sono tutte politiche ed è compito della politica e in particolar modo di chi governa la città dare una risposta in tal senso riattivando e ampliando i servizi, rispettare i rapporti organico-ospiti, rispettare i contratti di lavoro, favorire incontri culturali ospiti-città".
Il modo migliore per uscirne per Rifondazione Comunista è la via del dialogo e un progetto sociale studiato con maggioranza, opposizione e forze sociali:"Maggioranza e opposizione, forze sociali tutte-sostiene Rifondazione Comunista nel comunicato- dovrebbero elaborare anche utilizzando una consulta anziani un piano e una strategia per una politica assistenziale dell'anziano. Inserendo nel progetto anche la Rsa di Fossone perché anche da quei ritardi nella consegna della struttura, si capisce non c'è un progetto sociale pubblico per anziani. Ed è una grave mancanza di Democrazia e senso di civiltà".