La proposta è venuta da Sonia Castellini, coordinatrice provinciale per la costa di Azzurro Donna Forza Italia e dal gruppo consigliare massese di Forza Italia composto dai consiglieri Ronchieri e Benedetti: una luce rossa su un monumento o una piazza della città in occasione del 25 novembre, giornata mondiale contro la violenza sulle donne. L’iniziativa, accolta con entusiasmo dall’amministrazione di Massa, sarà messa in atto anche in vari comuni della Lunigiana, grazie alla promozione fatta dalla coordinatrice provinciale della Lunigiana di Azzurro Donna , Giovanna Valeri.
“Sono tante le iniziative di Forza Italia portate avanti attraverso Azzurro Donna che toccano temi importanti per il mondo femminile e per contrastare la violenza di genere – ha detto la Castellini – Su tutte, la proposta di legge denominata “Soccorso di Libertà” che verrà presentata ufficialmente nella conferenza stampa indetta proprio per il 25 Novembre, in diretta sulla pagina Facebook ufficiale Forza Italia Toscana dalle ore 11.30. Per la giornata mondiale contro la violenza sulle donne il coordinamento ha chiamato a raccolta le proprie donne che ogni giorno mettono tutto l’entusiasmo ed il loro impegno nelle le nostre battaglie ed è nato lo splendido “Collage di Sorrisi”, il manifesto dell’iniziativa.”.
La Castellino ha poi voluto portare la testimonianza di una donna che è riuscita a salvarsi dalla spirale di violenza e soprusi in cui l’aveva costretta il compagno: “E’ la storia di una donna coraggiosa che ha vinto la sua battaglia per sé e per i suoi figli - ha spiegato la Castellini - e che con la sua testimonianza vuole spronare le altre vittime di violenza a denunciare perché oltre la violenza c’è la vita vera, si rinasce e si trova il coraggio e la serenità”.
“È difficile per me ripensare a ciò che per ben dieci anni ho subito: le angherie, i soprusi, sia psicologici, sia fisici. Ormai sono passati altri dieci anni e il dolore si è assopito, grazie anche al coraggio di un altro Uomo, non a caso scritto così, che mi ha curata e capita. All'epoca dei fatti ero poco più che maggiorenne ed ero una ragazza piena di sogni. Un po' per contrastare la famiglia, un po' per la morte di mio padre, mi sono rifugiata in una relazione sbagliata con un ragazzo di tre anni più grande di me che si era fatto amare proprio per il senso di protezione che mi dava. Le attenzioni e la dolcezza iniziale cominciarono a sparire dopo la nascita del primo figlio. Quando, dopo due anni, avemmo il secondo bambino e dovemmo affrontare diversi ricoveri perché il bimbo era cagionevole di salute le cose precipitarono e un vero baratro si aprì sotto i miei piedi: schiaffi e minacce divennero la mia compagnia quotidiana. Il terzo bambino, voluto per provare a sistemare le cose, al contrario rese più complicata la gestione famigliare e lui cominciò a rivolgermi minacce, insulti, schiaffi, botte e soprusi di ogni genere, non solo nei miei confronti, ma anche versoi miei figli. Non sapevo più come difendere me stessa e i bambini, non sapevo come sarei riuscita ad andare avanti. Arrivai al culmine il giorno in cui rinchiuse il piccolo di soli tre anni in una camera perché aveva paura del temporale e pensava che così facendo la paura potesse passargli e lui potesse diventare un uomo. Durante quel temporale aprii gli occhi e da quel momento riuscii ad allontanarmi, me ne andai e portai con me i miei bambini. Tornai da mia madre e ricominciai a vivere. Conobbi un ragazzo due anni dopo la mia separazione e grazie a lui ho ritrovato la fiducia nel genere maschile. Lui ha curato le mie ferite e soprattutto si è innamorato dei miei figli, o meglio dei nostri figli. Io ho trovato il coraggio di denunciare il mio ex compagno circa nove anni fa, dopo una bruttissima telefonata in cui mi ha minacciato di sciogliermi nell'acido. E adesso posso urlare al mondo che io ce l'ho fatta, sono qua e sono viva, sono riuscita a cavarmela e come una fenice sono rinata dalle mie ceneri. Denunciate, fatelo, solo così potrete dire di essere tornate libere.”