Avenza R-Esiste esprime le perplessità relative alla valorizzazione della via Francigena proposte dall'assessore Moreno Lorenzini: "L’assessore Lorenzini ha annunciato che la ciclabile Michelangelo sarà realizzata per lotti, connettendo l’itinerario Michelangelo al mare attraverso la ciclabile Tirrenica. Secondo quanto dichiarato, il progetto mira a valorizzare la stazione ferroviaria di Avenza con un’Ebike Station e il punto di accoglienza “Avenz(A)mare”, pensato per i viaggiatori ferroviari e per chi percorre la ciclabile francigena. Inoltre, l’itinerario si arricchirà avvicinandosi al centro storico di Carrara, includendo una deviazione verso il Duomo di Carrara, che Lorenzini definisce “la più importante stazione di sosta del pellegrino”. Per promuovere questa “variante culturale”, sarà predisposta una specifica cartellonistica. Queste dichiarazioni, però, sollevano molte perplessità. Ancora una volta, Avenza e il suo straordinario patrimonio vengono messi in secondo piano, in una narrazione che ignora la storia e il valore del territorio. È innegabile che la vera e unica stazione di sosta della Via Francigena in quest’area sia Avenza, con la Chiesa di San Pietro e il suo ostello del pellegrino, intitolato ad Antonio Mazzi. Nonostante questa evidenza, si cerca di riscrivere la realtà storica promuovendo il Duomo di Carrara come “la più importante stazione di sosta del pellegrino”. Il Duomo di Carrara non ha bisogno di questa falsa promozione: la sua storia e il suo valore artistico sono innegabili, ma non hanno nulla a che vedere con la Via Francigena. Forzare un legame che non esiste rischia di creare confusione, sminuendo al contempo l’autentico ruolo di Avenza nel percorso dei pellegrini. Dopo aver già sottratto ad Avenza il riconoscimento della tappa ufficiale, si insiste nel relegarla a un ruolo marginale, oscurandone l’identità e l’importanza. È una scelta non solo discutibile, ma profondamente irrispettosa verso una tradizione secolare che vede Avenza come punto centrale del cammino dei pellegrini. È ora di riconoscere e valorizzare il patrimonio autentico del territorio, senza distorsioni o forzature a favore di politiche che sembrano privilegiare esclusivamente Carrara".