E’ partito, lancia in resta, per difendere il presidente del consiglio di amministrazione di Nausicaa, Luca Cimino, da lui e dall’amministrazione 5 stelle fortemente voluto in quel ruolo, ma le sue argomentazioni a giustificare l’aumento di ottomila euro che Cimino ha stabilito per il suo compenso, rischiano di fargli fare autogol.
Il cavaliere in assetto di battaglia è ovviamente Matteo Martinelli, vicesindaco con delega alle partecipate, cioè a Nausicaa che proprio per volontà dei 5 stelle è diventata la summa di tutte le partecipate che aveva il comune di Carrara fino alla precedente amministrazione e le frecce lanciate dal suo arco, ovviamente, sono state le recriminazioni contro “quelli di prima”, nella fattispecie contro lo stesso Fabrizio Volpi, autore della segnalazione dell’operazione ritocco stipendio e ex amministratore unico di Apuafarma, oggi coordinatore comunale di Italia Viva, e Gianenrico Spediacci, ex presidente di Amia e oggi consigliere comunale del gruppo Insieme per Carrara.
La replica di Volpi rivela alcune “imprecisioni” nelle attribuzioni di stipendi, fatte dal vicesindaco. Così Fabrizio Volpi: “Noi di Italia Viva non prendiamo lezioni da nessuno, tantomeno dal Movimento 5 Stelle. Dall'accusa strumentale rivoltaci per aver parlato di soldi nonostante il ritorno dell'infezione Covid, non dimentichiamo che nei mesi scorsi, in mezzo a uno dei momenti più dolorosi e bui della nostra storia, la maggioranza del Movimento 5 Stelle ha cercato di far passare, con la regia del vice sindaco Matteo Martinelli, una operazione scriteriata denominata “ transazione Paradiso" che avrebbe messo in ginocchio le casse comunali indebitando i cittadini di Carrara per dieci anni e costringendoli a sborsare la cifra enorme di 12 milioni e 500 mila euro. E solo il pronunciamento del Tribunale, ha fatto desistere Martinelli dal portare avanti questo progetto sciagurato.”.
Dopo aver assestato la prima bordata Volpi è entrato nel merito delle accuse rivolte da Martinelli alla precedente amministrazione e alla sua gestione di Apuafarma: “Martinelli ha fatto un intervento all’insegna della più sfacciata disonestà intellettuale: ha cercato disperatamente di difendere l’indifendibile, ovvero l’aumento di stipendio del presidente e del CDA della società partecipata “in house” Nausicaa. Martinelli nell'inventarsi un calcolo più simile al gioco delle tre carte che ad una corretta simulazione istituzionale, è andato in apnea.”.
Volpi che ha riconosciuto un vero e proprio intento mistificatorio da parte di Martinelli ha spiegato che gli esempi di stipendi dei vertici delle due principali partecipate, oggi confluite in Nausicaa, sono quelli risalenti al 2013, che erano di fatto superiori rispetto al costo di oggi ma si sarebbe ben guardato dal riportare gli stessi stipendi relativi al 2017, cioè al momento in cui al governo della città sono saliti i 5 stelle, che, invece, sono ben inferiori allo stipendio dell’attuale presidente e di tutto il consiglio di amministrazione di Nausicaa.
“L’intento di Martinelli – ha detto Volpi – era quello di cercare di vendere per buono un risparmio che non c’è stato. Nella sua esternazione farneticante, ha parlato anche di sommatoria di servizi e di aumento di responsabilità da parte del presidente – che, peraltro ha il primato di assenze in presenza - evitando di informare i cittadini che lo stesso ha distribuito a destra e a manca deleghe di importanza strategica di fatto de-responsabilizzando il suo ruolo.”
Volpi ha ribattuto anche alla visione, da lui definita disptopica, che Martinelli avrebbe palesato sulla gestione del forno crematorio: “Martinelli ha detto che forno crematorio non è parte integrante dei servizi cimiteriali, solo per avere un appiglio amministrativo contabile per non pagare agli operai il premio di produttività, sostenendo che il centro di costo dei servizi cimiteriali è in profonda sofferenza mentre è assolutamente florido. Quando, infatti, i grillini hanno sentito il profumo degli utili che arrivavano dal forno crematorio si sono affrettati ad abbandonare la contestazione che indicava il forno come struttura pericolosa per l'ambiente e altamente inquinante, hanno sorvolato sulla loro anima ambientalista e si sono aumenti il compenso nel CDA. Ricoprire un ruolo politico in una società in house è un servizio per la collettività e non dovrebbe essere considerato come un lavoro dipendente retribuito e calcolato a peso d’ oro sulle teste dei dipendenti e sulle spalle dei cittadini. Sulla parabola in discesa dei grillini che si erano presentati alle elezioni amministrative come efficienti, onesti e trasparenti, è segnato un picco in negativo che ha condannato la città al più totale immobilismo. In una sola cosa si sono dimostrati efficienti: conquistare e difendere con le unghie e con i denti qualunque posizione di soldi e potere sulle quali è capitato loro di mettere le mani.”.