"La vicenda della Comunità Tiziano rappresenta una questione di estrema delicatezza che riguarda le garanzie per i lavoratori, le tutele per un'utenza fragile e vulnerabile, oltre alla salvaguardia di un servizio essenziale per il nostro territorio”. Così il sindaco di Aulla Roberto Valettini che aggiunge: “Come amministrazione comunale di Aulla, seguiamo con massima attenzione l'evolversi della situazione, senza alcun interesse nella vicenda se non quello di tutelare i pazienti, i lavoratori e i servizi alla comunità. I pazienti devono essere considerati come soggetti e non come oggetti.Riteniamo non ragionevole e non corretto nei confronti degli utenti un trasferimento come fossero oggetti da Aulla a Fivizzano. Riteniamo che vada salvaguardato il presidio di Aulla nell'interesse dei soggetti fragili, dei soggetti problematici ed anche dei lavoratori, nonostante promesse fatte loro di eventuali indennità di trasferta.Chiediamo all'Asl di rapportarsi prioritariamente con le istituzioni, come è giusto che sia ascoltando le richieste e le indicazioni espresse da tempo. Vi è ovviamente una trattativa delicata e noi faremo tutto il possibile seguendo l'unico binario percorribile che è quello della legittimità. Questa amministrazione che, ovviamente, non gestisce direttamente questo servizio, ha dimostrato già amplissima disponibilità e continuerà a dimostrare tutta la disponibilità possibile senza peraltro accettare eventuali forzature e senza venir meno ad un ruolo di rispetto della legittimità, non potendo né volendo certo fare diversamente. Desidero infine sottolineare che questa amministrazione non è per un'accentuazione della privatizzazione, ma per un sistema che veda il pubblico nel suo ruolo a co-condurre una gestione tanto delicata e tanto importante". Il Segretario Cisl - Fp Enzo Mastorci ha espresso preoccupazioni riguardo alla situazione attuale che interessa un'utenza fragile e complessa che rischia di essere trasferita dalla comunità Tiziano di Aulla a Fivizzano.
Sulla stessa questione si è espresso il segretario Cisl - Fp Enzo Mastorci: "Questo servizio è molto complesso e specialistico non si tratta semplicemente di garantire nuovi posti letto. Ci sono ragioni di sicurezza e vogliamo garanzie per gli utenti e per i lavoratori. Emerge chiaramente un problema di coordinamento istituzionale. Deve necessariamente essere convocato un tavolo che, come CISL- FP, abbiamo chiesto a inizio vertenza. Ma in tutto questo la Asl la SDS dov'è sono? In una vicenda così delicata, tutti gli enti competenti devono assumersi le proprie responsabilità: ma ad oggi, il gruppo "La Villa" non ci ha ancora convocato".
La CISL - Fp sottolinea che i sindacati non possono e non devono appiattirsi, come qualcuno ha già fatto, sulla posizione del datore di lavoro.
"Come CISL - Fp - continua Mastorci - vogliamo delle garanzie: non possiamo limitarci ad accettare soluzioni imposte senza verificarne la sostenibilità e l'adeguatezza. Chiediamo la continuazione del servizio nella sede attuale con ampi spazi verdi riqualificati, un appalto del servizio anche ventennale, l'impegno di chi gestisce a mettere immediatamente in sicurezza lo stabile, un intervento rapido nella parte nord attualmente in malora. Nel breve termine questi miglioramenti porterebbero ad un aumento dei posti letto da 19 a 30. In più rivalutando la zona insieme alla struttura -conclude - si eviterebbe un ulteriore degrado".
È necessaria la convocazione urgente di un tavolo con una proposta concreta, che possa farci valutare le condizioni di sicurezza dell' utenza e della forza lavoro. In questo caso non si tratta di spostare ospiti da una RSA ad un altra, vogliamo chiarezza e ad oggi, né ASL TNO né il gruppo "La Villa" hanno messo in campo proposte concrete ma solo dichiarazioni a mezzo stampa.