Giovedì 28 agosto alle 18, nella sala interna della Misericordia di Massa, viale Roma 33-35, si è svolta una conferenza stampa di grande rilevanza sociale dedicata alla diffusione dei corsi di primo soccorso - BLS-D - legati al conseguimento e al rinnovo della patente di guida, curata da Cardiosecurity. Sono intervenuti il dottor Fabio Costantino, la professoressa Elena Giovanna Bignami e l'onorevole Deborah Bergamini. L'iniziativa ha inteso sollecitare l'attuazione del percorso legislativo in corso, che permetterebbe di salvare migliaia di vite e avviare un cambiamento culturale, soprattutto tra i giovani. A testimonianza dell'interesse nazionale suscitato dal tema, anche il TG1 della Rai ha dedicato ieri sera, nell'edizione delle ore 20, un servizio alla conferenza.
Una serata pensata per trasformare un appello in azione concreta. Nella sala della Misericordia di viale Roma 33-35 l’onorevole Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia, si è inginocchiata accanto al manichino e, guidata dagli istruttori, ha eseguito le manovre di rianimazione con defibrillatore semiautomatico - BLS-D -. Un gesto semplice e potente, al centro della dimostrazione pratica che ha aperto la conferenza dedicata alla proposta di rendere obbligatorio un corso di primo soccorso per chi consegue o rinnova la patente di guida.
L’iniziativa, voluta dal cardiologo dell’Azienda Usl Toscana Nord Ovest Fabio Costantino, fondatore e presidente di Cardiosecurity APS, e dalla professoressa Elena Giovanna Bignami, ordinario di Anestesia e Rianimazione all’Università di Parma e presidente nazionale SIAARTI, ha messo al centro un obiettivo chiarissimo: fare della formazione un requisito di cittadinanza attiva. “È una svolta culturale e di libertà individuale: lo Stato garantisce la formazione e ogni cittadino può agire in autonomia nelle situazioni d’emergenza più gravi. Più formi, più salvi”, ha ribadito Costantino, richiamando la necessità di dare attuazione all’iter legislativo in corso. Un iter in realtà già avviato, attraverso una proposta di legge e un emendamento presentati dall’onorevole di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese.
A sostegno dell’appello si è schierato il mondo dell’emergenza italiana: oltre a SIAARTI, anche SIMEU - Medicina d’Emergenza-Urgenza -, GISE - Cardiologia Interventistica - e SIN - Neurologia - hanno espresso un sostegno esplicito alla proposta. Un fronte scientifico compatto che chiede di inserire il corso BLS-D tra i requisiti per ottenere la patente e al momento del rinnovo, con particolare attenzione ai più giovani. L’urgenza è nei numeri: in Italia l’arresto cardiaco uccide circa 180 persone al giorno, una ogni otto minuti. Senza l’attivazione tempestiva dei presenti, sottolineano i clinici, neppure i soccorsi professionali possono essere efficaci.
La prova sul campo dell’on. Bergamini è diventata il simbolo di questo messaggio. Davanti al pubblico ha seguito la sequenza di valutazione della sicurezza della scena, allertamento dei soccorsi, compressioni toraciche e utilizzo del DAE: un percorso che chiunque può apprendere in poche ore di corso. “La politica deve dare il buon esempio”, è stato il filo rosso della serata: l’adesione personale di Bergamini — nata da un confronto con Costantino all’inizio di agosto — vuole essere anche un invito trasversale ai colleghi parlamentari a sostenere una misura a carattere super partes, che riguarda la tutela della vita e non l’appartenenza di partito.
Nel cuore della relazione, Costantino ha tracciato il perimetro etico e civile del progetto “Cardiosecurity Italia”: una futura legge “liberale, etica e sociale”, basata sulla responsabilità consapevole del cittadino e su una “relazione di cura” che unisce chi interviene e chi riceve aiuto. “La comunità tutta è chiamata a combattere l’individualismo con gesti di cura”, ha detto, indicando nelle nuove generazioni il motore del cambiamento. L’orizzonte, ha aggiunto, è una “dimensione di servizio e di fraternità” capace di abbattere barriere storiche e culturali nell’organizzazione della cura.
Bignami ha portato la prospettiva degli anestesisti-rianimatori e del coordinamento scientifico che sostiene l’iniziativa: formare milioni di cittadini all’uso del DAE e alle manovre salvavita significa guadagnare minuti decisivi nella “partita della vita”, prima ancora dell’arrivo dell’ambulanza. «Siamo molto contenti di far parte di questo progetto: la Società Italiana di Anestesia, Rianimazione e Terapia Intensiva, che si occupa di urgenza ed emergenza intra ed extra ospedaliera, è onorata di contribuire all’informazione e alla formazione su come salvare la vita. Nell’emergenza i primi minuti richiedono poche azioni ma sono fondamentali: senza quelli, anche l’ospedale più tecnologico non ha importanza; tutto il resto diventa inutile. Il pregio dell’iniziativa, coordinata dal dottor Costantino, è proprio quello di focalizzarsi sui primi minuti, e noi siamo molto onorati di farne parte», ha dichiarato Bignami. Rendere la formazione un passaggio standardizzato legato alla patente — sia al primo rilascio sia ai rinnovi — crea una soglia minima di competenza diffusa che può cambiare l’esito di migliaia di emergenze ogni anno.
Il messaggio finale è rimasto quello impresso dalla dimostrazione pratica: il primo soccorso non è materia per addetti ai lavori, ma competenza di base che tutti possono acquisire. Un esame semplice, alla portata di chiunque, ma dal valore incalcolabile. “Che cosa prova un cittadino quando salva una vita? È una rinascita, per chi viene salvato e per chi soccorre”, ha concluso Costantino. Ora la palla torna alla politica: con un provvedimento di poche righe, l’Italia può compiere un passo storico di civiltà. Perché — come recita lo slogan che ha attraversato la serata — più formi, più salvi.