Nella notte fra mercoledì 13 agosto e giovedì 14 agosto, una bambina palestinese di 4 anni e la madre, fuggite dall'inferno di Gaza, sono state trasportate all'ospedale Opa della Fondazione Monasterio dalla Pubblica assistenza di Stazzema, con un loro mezzo attrezzato per il trasporto sanitario e con a bordo due volontari e un dipendente. Ora le due rifugiate di guerra riceveranno assistenza medica, in particolare la bambina denutrita e affetta da una grave cardiopatia. Anche loro, come altri che riescono a scappare dalla guerra di Gaza, vengono trasferiti grazie ad un coordinamento nell'ambito del Meccanismo Europeo di Protezione civile, attivato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Una volta che i rifugiati, in particolare quelli che hanno bisogno di assistenza medica, raggiungono gli aeroporti italiani (nella stessa notte erano partiti da Israele altri due voli militari che hanno raggiunto l'aeroporto di Milano e di Fiumicino) vengono trasferiti negli ospedali italiani grazie al supporto volontario delle pubbliche assistenze italiane. Per la prima volta ha partecipato a questa missione, che si chiama MedEvac - Medical Evacuation, anche l'associazione di volontariato di Stazzema, accompagnati da un infermiere volontario del 118 dell'Asl Toscana Nord Ovest.
«È stata una esperienza dal punto di vista umano bellissima, ma anche tosta perché in quelle poche ore che siamo stati con la madre e la figlia abbiamo toccato con mano la realtà della guerra - commenta Elisabetta Belloni, presidente della Pubblica assistenza di Stazzema -. Non mi scorderò mai gli occhi spenti di quella bambina, che non vedono e non sentono. È spaventoso vedere un bambino con un'espressione del genere, malnutriti. Gli dai un peluche e non riesce a sorridere perché gli è stato tolto anche questo. Spaesati e disorientati. Come Pubblica assistenza di Stazzema - prosegue Belloni - siamo felici e orgogliosi di aver preso parte a questa operazione: una goccia in tutta questa situazione, ma che possa servire».
L'aereo militare italiano, un C130 dell'aeronautica di Pisa, è partito mercoledì alle 19,30 dall'aeroporto di Eilat, ha fatto scalo a Il Cairo, ed arrivato all'aeroporto militare - 46^ Brigata Aerea di Pisa a 00:40 di giovedì. Tutta questa operazione è coordinata in Italia dal Dipartimento della protezione civile attraverso la Cross (Centrale remota per le operazioni di soccorso sanitario) di Pistoia, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Ministero dell'Interno, Ministero della Salute, sanità regionali, Ministero della Difesa, Covi, Aeronautica Militare, Guardia di Finanza e le Prefetture interessate all'accoglienza dei pazienti e degli accompagnatori.