Il sindaco di Montignoso e presidente della provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti risponde alle accuse di aver fomentato l'odio con le sue dichiarazioni nel corso della fiaccolata per la pace: "In queste ultime ore, a seguito del mio intervento alla fiaccolata per la pace organizzata dalla Diocesi di Massa Carrara e Pontremoli, sono stato oggetto di attacchi durissimi, di accuse infondate e persino di minacce personali. Tra questi, anche i post di Simone Caffaz su Facebook ripresi con grande evidenza dalla stampa locale.Non intendo sottrarmi né restare in silenzio: respingo con fermezza ogni tentativo di distorcere il mio ragionamento e trasformare un messaggio di pace in un pretesto per un attacco politico.Ho parlato a nome delle Istituzioni che rappresento e a nome di tanti cittadini che credono ancora nella dignità umana. Non mi sono certo pronunciato contro un popolo o una religione: ho denunciato - a fianco del Vescovo e di rappresentanti di altre confessioni religiose - crimini e violazioni dei diritti che si consumano sotto gli occhi del mondo, a Gaza come in Ucraina. Questo non è antisemitismo, ma l’esercizio libero e doveroso della coscienza civile. Chi confonde la critica a un governo con l’odio verso un intero popolo compie un errore grave, che finisce per banalizzare e offendere la memoria della Shoah, che deve restare un monito universale contro ogni forma di disumanità. Leggo che il Consigliere Caffaz si dice “avvilito, incredulo e sconcertato” dalle mie parole. E allora gli chiedo: riesce a utilizzare queste stesse espressioni di fronte a ciò che accade ogni giorno a Gaza? Oppure riesce a rimanere indifferente a fronte di quella assoluta mancanza di umanità che riduce alla fame e costringe all’esodo milioni di persone? A ogni modo, le minacce e gli insulti che mi sono stati rivolti non mi intimoriranno. Così come non scenderò mai sul terreno della violenza verbale: continuerò a parlare con rispetto e forza per rappresentare i valori di pace che la nostra comunità ha testimoniato sabato sera a Massa con fierezza. Chi riduce quelle candele a un atto di odio sbaglia profondamente: quella fiaccolata è stata un inno alla vita, un gesto semplice e potentissimo che ha unito le nostre voci contro il buio della guerra. Personalmente, so da che parte stare: dalla parte dei bambini sotto le macerie di Gaza, delle famiglie ucraine costrette a fuggire, di chi soffre a causa della violenza e della sopraffazione. E so altrettanto bene da che parte non starò mai: da chi alimenta i conflitti, giustifica i massacri o usa la paura per mettere a tacere la libertà di parola e di pensiero. Da sindaco di Montignoso e presidente della Provincia di Massa-Carrara continuerò a difendere con determinazione un principio chiaro: la pace non è un’opzione, è un dovere politico e morale. Continuerò a dare voce a chi non ha voce, a difendere i diritti calpestati, a chiedere cessate il fuoco e fine delle stragi. La pace non si invoca soltanto: si costruisce con coraggio, responsabilità e verità. Il futuro non sarà scritto da chi semina odio e paura, ma da chi ha il coraggio di scegliere la giustizia e la pace. Io ho scelto, e non intendo fare passi indietro".
"Non scenderò mai sul piano della violenza verbale": il presidente della provincia Gianni Lorenzetti replica a Caffaz e a chi ha criticato il suo intervento alla fiaccolata per la pace
Scritto da Redazione
Cronaca
08 Settembre 2025
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