"Giovedì 25 settembre possiamo registrare un'importante vittoria nella città di Taranto, dove una nave che trasportava greggio diretto in Israele è stata respinta grazie alle pressioni dei lavoratori del porto e dell' Unione Sindacale di Base" è la posizione di USB Porti Massa Carrara che aggiunge: "A Livorno, dopo tre giorni di presidio permanente, una nave da guerra statunitense ha rinunciato ad attraccare. Questo risultato è frutto dello sciopero indetto da USB e della mobilitazione congiunta di associazioni, centri sociali e realtà politiche locali, che hanno difeso con determinazione il principio che i porti italiani non devono essere strumenti di guerra. Anche a Massa-Carrara ci siamo attivati tempestivamente. Appresa la notizia che la nave respinta da Livorno cercava un porto alternativo, abbiamo contattato le autorità competenti per evitare che potesse dirigersi verso Carrara. Ringraziamo il sindaco Serena Arrighi per aver compreso fin da subito il senso della nostra battaglia e per aver espresso chiaramente la volontà popolare: il porto di Carrara deve essere un porto di pace. La nave non è la benvenuta. Un sentito ringraziamento va anche al Presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, che ha accolto la nostra segnalazione e si è attivato presso la Prefettura per verificare la situazione. Le mobilitazioni nei porti italiani proseguono con forza, sostenute dalla partecipazione attiva dei lavoratori portuali, che anche lunedì hanno aderito in massa agli scioperi. Continuiamo a ribadire con fermezza: i porti d’Italia devono essere luoghi di solidarietà, di lavoro e di pace — non strumenti di guerra".
USB Porti Massa Carrara - Mobilitazioni nei porti italiani: vittorie a Taranto, Livorno e Carrara contro la guerra
Scritto da Redazione
Cronaca
25 Settembre 2025
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