Ha scolpito una catena di Dna in marmo e la presenterà al pubblico sabato 27 settembre, alle ore 16 nel suo studio artistico in via Sotto Poggiolo 17 a Massa. Lui è Mauro Mosti Bondielli ed è uno scultore, o meglio: uno scolpitore - come lui stesso si definisce - massese: uno degli ultimi rari eredi dell'arte di ricamare il marmo iniziata dal grande Pietro Tagliazucchi, scultore carrarese che negli anni '40 e '50 fu particolarmente apprezzato all'estero e sostanzialmente dimenticato nella sua città d'origine. Al centro dell'interesse di Mosti Bondielli ci sono trine di corallo, sinuose ed appuntite foglie di agave, intrecci di cuori stilizzati e, adesso anche la riproduzione marmorea dell'acido desossiribonucleico ingrandito sei milioni di volte. "La scolpitura - ha spiegato Mosti Bondielli - è stata realizzata con una scaglia di marmo bianco di Carrara proveniente dalla Cava Michelangelo. L'opera completa misura 380 centimetri e i cromosomi hanno lo spessore di 2 millimetri". All'evento di presentazione dell'opera, aperto al pubblico, sono state invitate tutte le autorità locali di Massa e di Carrara.
La catena del Dna in marmo: presentazione dell'opera dello scultre Mauro Mosti Bondielli a Massa il 27 settembre
Scritto da Vinicia Tesconi
Cultura
26 Settembre 2025
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