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Scritto da Redazione
In salute
08 Maggio 2025

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ONE HEALTH è il titolo del nuovo studio del microambiente tumorale e dei meccanismi immunologici di persistenza e recidiva di lesioni da Papilloma virus correlate condotto dall'Azienda USL Toscana nord ovest all'ospedale Apuane di Massa. Lo studio è effettuato in collaborazione con il Ministero della Salute, finanziatore del progetto, e la Regione Liguria - Dipartimento Salute e Servizi Sociali. La sperimentazione vede inoltre la collaborazione clinica dell’università di Pisa con i professori Tommaso Simoncini e Antonio Naccarato per le strutture di Anatomia patologica umana.Dal 2022 nell'Azienda USL Toscana nord ovest, nel reparto di Ostetricia e ginecologia di Massa diretto da Roberto Marrai, che è anche il responsabile dell'Area di Ostetricia e ginecologia dell'Azienda USL Toscana nord ovest, i medici Alessandro Ghelardi ed Elisabetta Razzuoli, direttrice della Struttura complessa del Centro di referenza per l’oncologia veterinaria e comparata dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta, stanno dunque portando avanti la ricerca sullo studio del microambiente tumorale e meccanismi immunologici di persistenza e recidiva di lesioni da Papilloma virus correlate. Uno scambio di conoscenze professionali in ambito sanitario che ha permesso di approfondire lo studio nelle infezioni croniche HPV nel cavallo riuscendo a dare un contributo concreto alla ricerca animale, scoprendo alcuni meccanismi di genesi del cancro negli equidi e gettando le basi per alcuni metodi di cura applicabili anche in ambito umano. Il titolo del progetto, ONE HEALTH, vuole proprio evidenziare il comune obiettivo di salute, una strada interessante della ricerca che non sfrutta gli animali, ma al contrario ne promuove la salute.

“Adesso che abbiamo circa tre anni di dati - ha commentato il dottor Ghelardi anche in una recente intervista su Rai Radio 1- possiamo capire quali donne hanno un profilo immunologico a rischio e quali un ambiente peritumorale svantaggioso. Ma siamo arrivati anche più lontano: abbiamo utilizzato il vaccino HPV in età adulta, consolidando i dati dei nostri studi precedenti, confermando che questo straordinario strumento “il vaccino HPV” è efficace per combattere l’escape immunologico e per mantenere il sistema immunitario sempre attivo. Lo studio del microbioma ci consente inoltre di capire il ruolo dell’ambiente vaginale in queste patologie e quali vantaggi si possono trarre dall’ integrazione di alcuni ceppi batterici sull’eradicazione virale nella lotta alla persistenza di HPV”.

Alessandro Ghelardi ringrazia quindi tutta la direzione dell'ospedale di Massa e in particolare il direttore del presidio Giuliano Biselli per aver autorizzato e concesso l'utilizzo degli spazi e le autorizzazioni necessarie alla realizzazione del progetto.

L'ospedale di Massa è stato quindi la culla di alcuni studi di eccellenza a livello nazionale sull'HPV grazie all'impegno e alla ricerca di Alessandro Ghelardi, ginecologo esperto in patologie oncologiche femminili correlate al papilloma virus (HPV) che ha condotto lo studio "Hope 9", che esplora l'uso del vaccino HPV come adiuvante al trattamento chirurgico per ridurre le recidive e lo studio "SPERANZA" che ha rilevato un abbattimento del tasso di recidive di alto grado dell'81,2% nelle donne sottoposte a chirurgia per lesioni HPV-correlate.

Al momento, nell'ospedale di Massa vengono studiati nel dettaglio i profili immunologici dei soggetti con lesioni pretumorali, grazie all'adesione, nel corso degli anni, di 1800 pazienti volontarie.Il monitoraggio delle pazienti serve a determinare il decorso del virus che può evolvere in maniera differente a seconda dei casi, talvolta diventando invisibile al sistema immunitario, in altri casi, invece, sviluppando delle lesioni, o rendendosi silente per riattivarsi anche dopo molti anni. Da evidenziare che il tumore al collo dell'utero causato dal virus Hpv è uno dei tumori più diffusi nella popolazione femminile. Dai dati del Ministero della Salute questo tipo di tumore è la quinta neoplasia per frequenza nelle donne sotto i 50 anni di età e complessivamente rappresenta l'1,3 per cento di tutti i tumori diagnosticati in Italia nel 2021. Il virus HPV è responsabile di circa il 99 per cento dei cancri squamosi della cervice. Fortunatamente, i ceppi HPV prevenuti dall’attuale vaccino nonavalente sono responsabili di circa il 90 per cento dei tumori cervicali. E’ per questo fondamentale rapportarsi alla cittadinanza per diffondere la consapevolezza della prevenzione. Tra le tante iniziative, la più importante è quella che si è conclusa nei giorni scorsi, legata alla settimana europea delle vaccinazioni (European Immunization Week-EIW), promossa dall’OMS con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza del ruolo fondamentale dell’immunizzazione nella prevenzione delle malattie e nella protezione della vita.

 

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