Il team della Pubblica Assistenza si allarga: presto entreranno a far parte dell’associazione 20 nuovi volontari, che stanno seguendo il corso da soccorritore per operare nell’ambito dei servizi di emergenza-urgenza a bordo delle ambulanze.Si tratta di un’opportunità di crescita per chi è disposto a dare il suo contributo a sostegno del prossimo, ma è anche una boccata d’ossigeno per la Pubblica Assistenza, che ha bisogno di nuovi volontari per assicurare gli interventi del 118 e i trasporti legati a terapie, visite, dialisi. Gli aspiranti soccorritori, al termine delle lezioni, avranno appreso le nozioni fondamentali di anatomia e fisiologia, saranno in grado di applicare le tecniche base d’intervento, dalla rianimazione cardiopolmonare al trattamento delle ferite. I corsisti sono 13 donne e 7 uomini, il più giovane ha 17 anni, il più anziano 61.«Per gestire il soccorso servono risorse umane – spiega Gianni Tonazzini, responsabile della formazione dell’ente – e, negli ultimi anni, reclutare volontari è diventato sempre più difficile. I servizi sono aumentati perché, dopo la crisi della Croce Verde e della Croce Bianca, la nostra associazione in provincia è rimasta la realtà più importante sul fronte dell’emergenza-urgenza. I ritmi d’intervento oggi sono molto alti, in una notte chi è di turno esce anche otto volte. Quello di soccorritore è un ruolo delicato e siamo orgogliosi di poter contare su venti nuovi ingressi, è una grande vittoria per la nostra comunità». Ecco i numeri. La Pubblica Assistenza attualmente ha un organico di 331 persone tra dipendenti e volontari, di cui 308 soccorritori (235 di livello avanzato) e 103 operatori abilitati anche come autisti di ambulanza e automedica. L’associazione gestisce cinque punti Pet – punti di emergenza territoriale – a Fossola, Avenza, Marina di Carrara, Massa e Marina di Massa (senza contare la sede di Carrara centro). I volontari, che ruotano su tre turni, garantiscono la copertura dei servizi 118 h24. «L’impegno della Pubblica Assistenza nell’ambito del soccorso è sempre più rilevante – ricorda Massimo Bizzarri, formatore regionale sanitario di Anpas Toscana – Faccio parte dell’associazione da quarant’anni e mai come oggi abbiamo necessità di operatori preparati e motivati per affrontare il numero d’interventi quotidiani che Asl ci richiede. I nuovi volontari che stiamo formando saranno un capitale prezioso per il futuro della nostra realtà associativa».