Tutto è pronto per la manifestazione prevista per domani e voluta dal Cai in difesa delle Apuane e del bivacco Aronte che, secondo i piani dell’amministrazione massese potrebbe scomparire per permettere l’apertura di nuove cave.
Oggi è arrivata l’adesione anche dell’associazione culturale e politica Trentuno Settembre che ha voluto appoggiare la battaglia del Cai: “Siamo stanchi di ascoltare una narrazione inattendibile, accettata e diffusa dalle istituzioni locali e promossa dai tanti voltagabbana che "aumm aumm" smaniano le briciole del capitale. – hanno fatto sapere dalla Trentuno Settembre- Una narrazione secondo la quale l'estrazione del marmo porta ricchezza alla città e che ci vorrebbe tutti immobili e speranzosi in attesa che dalla "coltivazione" di una cava cresca qualcosa. A questa narrazione, largamente accettata ma improponibile, preferiamo la dura verità: non crescerà nulla dall'estrazione del marmo, se non, distruzione e impoverimento diffusi. Questo è un appello alla cittadinanza perché si scuota dal torpore di anni e anni di rassegnazione. La devastazione ambientale è sotto gli occhi di tutti, l'impoverimento delle tasche comuni anche. Per il tempo, e la consapevolezza, che viviamo, al mondo della politica diciamo: i tempi dei cerchiobottisti sono finiti. Questo è un appello alla partigianeria locale: bisogna scegliere da che parte stare perché oggi possiamo dire che su tutti i fronti l'escavazione del marmo non ha nulla a che vedere con la democrazia.”.
Anche "Trentuno Settembre" alla manifestazione in difesa del bivacco Aronte e delle Alpi Apuane
Scritto da Redazione
Politica
03 Gennaio 2020
Visite: 29