Il consigliere Barotti commenta il convegno organizzato a Palazzo Rosso: " L'incontro, tenuto a palazzo ducale, per promuovere la realizzazione di una condotta che porti acqua potabile in un villaggio del Senegal è da ritenersi una lodevole iniziativa ed ho apprezzato la parole espresse dalla Vicepresidente Elisabetta Sordi sulla necessità di distribuire in modo equo le risorse del mondo e sul dovere di chi ha mezzi per progetti del genere di metterli a servizio di tutti".
Per il civico deve aprirsi una riflessione: "Spero che il sogno del nostro concittadino Semou possa realizzarsi ed al contempo credo che la situazione, drammatica, della sua terra debba spingere tutti noi, specie chi ricopre importanti incarichi istituzionali o ambisce ad essi, a riflettere.
Il Consigliere rileva una certa incoerenza della politica: "Trovo singolare che la politica locale riconosca l'importanza dell'acqua, la necessità di garantirne un facile accesso e poi la nostra Comunità abbia ancora le falde inquinate, una sorgente (il Cartaro) oggetto, con un costo spalmato su tutta l'utenza, di depurazione dai residui delle cave, il Frigido imbiancato ad ogni temporale dalla marmettola (tralasciando gli accumuli di detriti lungo il suo percorso), il Lavello ed altri corsi d'acqua malati cronici con effetti negativi per la balneabilità del litorale; ed ancora si pensi di aumentare la pressione estrattiva sulle Apuane quando le viscere dei nostri monti custodiscono importanti riserve d'acqua.
Infine non si può ricordare la chiusura delle fontanelle montane (sono rimaste soltanto Cristallo e San Carlo), la mancanza di fognatura in alcune zone della nostra città.
Dulcis in fundo il costo in bolletta per l'acqua non è poco per i massesi tanto che il Sindaco, in campagna elettorale, aveva promesso l'uscita da Gaia salvo, poi, dimenticarsene.
Penso che le parole dei politici risulterebbero credibili e non di semplice circostanza se le criticità del nostro territorio fossero state risolte; mi chiedo cosa potrebbe pensare un abitante di un villaggio africano se conoscesse i nodi del nostro territorio".
Barotti pone delle domande: "Quale ascolto può essere dato ad un politico che non vede l'inquinamento di un fiume? Che non assume iniziative per tutelare, non solo a parole, una risorsa vitale per l'uomo? Possiamo fare un appello a chi ha mezzi per realizzare una condotta d'acqua quando è a carico dei cittadini, privi di colpa, la depurazione di un acquedotto? È possibile che gli utenti debbano rimediare all'inquinamento da attività estrattiva? Perché i responsabili non si trovano?"
Il Civico invita la Vicepresidente Sordi ad andare oltre le parole: "Sono certo che la Vicepresidente Elisabetta Sordi abbia partecipato al convegno e pubblicato il post sui social poiché convinta della necessità di tutelare e distribuire equamente la risorse fondamentali per la vita e quindi attendo, come tutti i cittadini, un contributo forte da parte della Provincia per affrontare anche solo alcune delle questioni poste; solo così la politica darà sostanza alle parole e tornerà ad essere autorevole non solo ai nostri occhi ma anche a quelli di chi ha bisogno della nostra cooperazione per portare l'acqua dove manca".