«Scegliendo Brunella Bologna come presidente, il Cai ha abbattuto un tabù che durava da centotrent'anni». Si esprime così la candidata a sindaco della coalizione progressista, Rigoletta Vincenti, sulle nomine del nuovo direttivo del Club Alpino Italiano. «La sezione di Carrara – dice Vincenti – ha finalmente riconosciuto con un ruolo istituzionale di vertice l'importanza della componente femminile, ora presente con tre posizioni all'interno del consiglio direttivo. Nell'arco di oltre un secolo di storia, è una svolta attesa e forse anche dovuta».
Vincenti parla di pari opportunità: «La vera vittoria sarebbe che la nomina di una donna non facesse più notizia in quanto eccezione. Non è solo una questione di quote rosa. Siamo abituati a misurare le pari opportunità sulla possibilità delle donne di raggiungere posizioni apicali. È troppo comoda questa impostazione. La parità ci sarà quando anche noi donne avremo diritto alla mediocrità. Lo dico – prosegue Vincenti – uscendo dall'ambito del politicamente corretto. A fronte di donne di straordinario spessore e capacità, che riescono a ottenere incarichi di assoluta importanza in moltissimi settori della società, è pur vero che per gli stessi ruoli, nel caso di uomini, si accettano anche profili meno brillanti. La politica non sfugge a questo meccanismo. Da candidata a sindaca vengo presentata come medico, ex primario, in ragione insomma del mio trascorso professionale. Lo trovo assolutamente legittimo, ma non sono convinta che per i candidati uomini la logica del biglietto da visita sia altrettanto stringente. La meritocrazia non si discute – conclude Vincenti – ma a patto che valga per tutte... e per tutti».
Cai, Vincenti: "Finalmente una presidente donna"
Scritto da Redazione
Politica
07 Aprile 2022
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