Antonio Cofrancesco, consigliere del Gruppo Misto di maggioranza, ha deciso di intervenire nuovamente in merito alla situazione economica della casa di riposo “Casa di Ascoli”, ormai vessata da quasi cinque milioni di euro di debiti.
Cofrancesco, con una nota ufficiale, critica aspramente l’operato del commissario e del subcommissario addetti proprio alla gestione debitoria della struttura, che per il consigliere è lievitata proprio durante il loro mandato.
“Il dottor Massimo Tognocchi, nominato ad interim prima direttore, poi subcommissario e poi nuovamente direttore, al 31 di dicembre ha lasciato la struttura per fine mandato, qualche mese prima anche il supercommissario nominato dal sindaco Francesco Persiani ha terminato il suo
mandato. Il duo, commissario e subcommissario, invece di risanare il debito con la loro gestione, hanno fatto sì che il debito aumentasse, e più volte si è parlato anche nella commissione sociale, dove avevo denunciato pubblicamente durante le audizioni sia del commissario che del subcommissario una gestione fallimentare di Casa Ascoli. Infatti – spiega il consigliere del Gruppo Misto – dai circa 3 milioni di euro di debito ora ci troviamo con un debito di circa 4milioni e 800mila euro. Questo è stato un fallimento per l'intero sistema: erano stati esclusi dalla nomina professionisti che avevano sanato in poco tempo grosse situazioni debitorie in altri contesti pubblici, per nominare commissario un professionista, nulla da eccepire sulla sua bravura, ma in campo privatistico e non pubblico”.
Il consigliere Cofrancesco non ci sta, e attacca l'amministrazione comunale per la scellerate gestione di Casa Ascoli che si ripercuote anche su altre strutture, dove ora a pagarne le conseguenze sono i lavoratori delle cooperative che da tre mesi ricevono solo acconti.
“Vorrei sapere se il sindaco è a conoscenza che l'ultimo bilancio di previsione porta la data del 18 aprile 2018 per gli anni 2018-2019 e 2020, approvato contestualmente al bilancio consuntivo 2017. Ad oggi, ci troviamo a discutere su un bilancio consuntivo 2020 approvato e
pubblicato il 31 dicembre 2021, attendiamo che si decidano a pubblicare almeno il bilancio consuntivo 2021. Premetto – continua il consigliere – che su questo esercizio manca il bilancio di previsione. Vorrei capire se il commissario e il Rup hanno restituito la somma di circa 27mila euro per un grossolano errore fatto su una gara dove venivano appaltati i servizi della Rsa, gara impugnata e decaduta. Invito l'amministrazione comunale a costituirsi contro tutti i personaggi che si sono susseguiti negli anni nella gestione della struttura, e che hanno provocato questo enorme debito in capo a Casa Ascoli. Vorrei anche capire – conclude Cofrancesco – come mai fino ad oggi non è stata avviata da parte dell'amministrazione comunale alcuna procedura. Invito il presidente Casotti a riferire su quanto riscontrato dopo la gestione del commissario e del sub commissario: se ci sono state negligenze, queste vanno denunciate pubblicamente. Non possiamo più tollerare che gestioni simili si ripercuotano sull'intera struttura dove a farne le spese sono sempre, solo e soltanto, gli utenti e i lavoratori”.