Il futuro dei Centri Educativi Aggregativi, più comunemente noti come CEA, sembrano avere un futuro tutt’altro che roseo.
La soppressione da parte dell’amministrazione sembra dietro l’angolo, con buona pace di chi si appoggiava a questi luoghi pensati per creare tempo di qualità per centinaia di bambini e ragazzi.
Infatti, per le famiglie difficili e quelle costrette a restare a lavoro tutto il giorno, i CEA hanno rappresentato un vero e proprio punto di riferimento: uno spazio sicuro in cui i più giovani potevano trascorrere una buona parte della giornata che, senza questo servizio, avrebbero passato in solitudine.
Sembra non ci sia niente di male nei CEA, ma probabilmente la politica massese non la pensa tutta allo stesso modo. Di certo, il PD locale sta combattendo strenuamente per il loro mantenimento: riprova ne è l’interpellanza diretta al presidente del consiglio comunale, e firmata dal consigliere PD Stefano Alberti, dal titolo “Centri Educativi Aggregativi, si sopprime un servizio di qualità per l’infanzia e le famiglie”.
La presa di posizione di Alberti e del PD tutto è confermata, a parer loro, dal fondamentale ruolo di collante che questi centri hanno assunto nel tessuto sociale massese, arrivando a essere un punto di incontro e dialogo tra le famiglie, i ragazzi e gli istituti scolastici.
Alberti ne richiede l’immediata attivazione: non è possibile eliminare un luogo che così bene ha fatto nell’economia sociale di Massa.
“Premesso che per moltissimi anni, nel comune di Massa, sono stati attivati centri per l'infanzia denominati Ciaf-Cea, e che tale attività, con finalità ricreative e educative, ha rappresentato un'opportunità per tanti bambini e bambine e un punto di riferimento e un servizio importante per le loro famiglie; considerato che i centri aggregativi erano operanti in vari quartieri della città comprese quelle realtà con un accentuato disagio sociale quali Castagnara e Poggi; posto che la qualità del servizio offerto dai centri aggregativi era costantemente monitorato dal servizio sociale del comune di Massa che ne valutava così le diverse attività svolte; dato che i Cea - Ciaf, in un'azione di integrazione e sinergico rapporto con il mondo della scuola – sottolinea Alberti – consentono a centinaia di bambini e bambine di poter usufruire di un servizio pomeridiano la cui offerta aggregativa mette al centro l'inclusione, la socializzazione e il sostegno ai loro bisogni educativi; e valutato che attraverso tale servizio è possibile rispondere alle esigenze di tanti genitori che intendono assicurare ai loro figli un'adeguata cura e qualità del tempo libero in alcune ore del pomeriggio; Si interpella l'amministrazione comunale, per sapere se intende attivare e secondo quali tempi e modalità i Cea che nelle diverse realtà della città danno risposta ai bisogni e alla richiesta di centinaia di famiglie, tra cui alcune dalla particolare fragilità e vulnerabilità sociale”.