Il 2024 sarà un anno caldissimo per quanto riguarda le normative legate alle concessioni ai privati degli spazi di balneazione. Dopo gli ultimi provvedimenti del fu-governo Draghi, il nuovo esecutivo di centro-destra sembra essere molto più cauto sulle liberalizzazioni, con una possibile proroga concessa agli attuali gestori fino almeno al 2025. Una scelta ancora non ufficializzata in grande ma che nelle realtà locali è a un passo dall’applicazione, e non è un caso che i comuni apuani di Massa, Carrara e Montignoso siano sul punto di ufficializzare la proroga.
Questo, è almeno, è ciò che il movimento “In500sullabattigia-Mare Libero Toscana” ha riportato nel suo ultimo comunicato ufficiale, nel quale l’associazione esprime tutte le sue perplessità in merito a questa decisione che farà di certo discutere.
Nella nota, infatti, a firma della vicepresidente di Mare Libero Matilde Balatresi Nocchi, si definisce la proroga come una procedura “Illegittima”, applicabile sono in alcuni casi che non troverebbero riscontro negli iter burocratici dei tre comuni della provincia coinvolti.
“Chiediamo pertanto se questi percorsi siano stati effettivamente intrapresi o se, in maniera quantomeno sconcertante – chiosa Balatresi Nocchi – le amministrazioni massesi, carraresi e montignosine, con l’avallo della regione Toscana, abbiano deciso di emanare provvedimenti palesemente contra legem. Se così non fosse, ci premerebbe sottolineare una prima conseguenza di non poco conto: l’ente comunale che darà indicazioni in tal senso al settore di competenza, non solo opererà una chiara scelta politica, ma esporrà inevitabilmente il funzionario incaricato all’emanazione dell’atto di proroga a diretta e personale responsabilità civile!”.