Non sarebbe ancora stata firmata dal comune la convenzione con la Caritas di Marina di Carrara e il nuovo accordo avrebbe una durata di 30 mesi a partire dall’agosto di quest’anno, quando, cioè è scaduta la convenzione ultra decennale concordata con il comune che, fino ad allora non era mai stata interrotta.
Ad affermarlo è il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che torna sul tema dei rapporti tra comune e Caritas, oggetto di una risposta dell’assessore Galleni data sulla base di un comunicato dello stesso Bernardi ritirato dal suo stesso autore, quindi mai uscita sulla stampa.
In risposta alle perplessità esternate dall’assessore al sociale sulla richiesta di chiarezza sulla convenzione con Caritas fatta da Bernardi, il consigliere dell’opposizione ha replicato esternando tutte le sue personali perplessità sull’operato dell’assessore.
“Se lei è perplessa per le mie richieste su Caritas - ha detto Bernardi - dovrebbe pensare a quanto perplesso e addirittura stravolto sono stato io quando, in piena emergenza sanitaria e sociale nel marzo scorso, l’amministrazione di cui fa parte voleva spremere i cittadini che chiedevano i buoni spesa per mangiare, per regalare 12 milioni e 500 mila euro alla società Paradiso continuando poi, per mesi, a raccontare falsità. Ugualmente perplesso mi ha lasciato la risposta tempestiva, inviata dall’assessore a tutti gli organi di stampa, grazie alla soffiata ricevuta da un “online amico”, ad una domanda che io avevo posto ma che non era stata pubblicata, evento giustificato con l’attacco hacker subito dal server del comune.”.
Bernardi ha parlato chiaramente di una presa in giro ed ha ricordato: “Il mondo dell'informazione sta cambiando e nessuno porta più l’anello al naso. Se continuate a gestire così l'informazione rischiate di far la fine degli spioni.”.
Bernardi è quindi tornato sulla convenzione con la mensa dei poveri ribadendo che il documento non è stato ancora sottoscritto e che da quattro mesi l’associazione lamenta che sta portando avanti la mensa in assenza di una proroga formale tanto da coprire almeno le spese.
“Il comodato d'uso gratuito - ha continuato Bernardi - è riferito all'intero immobile distinto al catasto al foglio 95 particella 258 a fronte del quale si obbliga l'associazione ad effettuare la manutenzione e tutti gli altri interventi necessari a mantenere funzionale l'immobile a sue spese ma una parte della struttura e cioè: la sala del cucito, la segreteria, l’alloggio del custode, le due camere per l’emergenza e anche il punto ristoro sembrerebbe che non sia compresa nell’accordo per cui chiedo spiegazioni al riguardo. Ci sarebbe molto da aggiungere ma mi limito a sottolineare che nessuno ha detto che la Caritas chiuderà. Il “lapsus freudiano“ è letteralmente scappato di bocca all'assessore Galleni e noi faremo finta di non averlo letto pur restando a controllare ogni atto emanato dall'amministrazione grillina al riguardo.”.
Vini. Te.