Come per gli anni passati anche questa volta la norma sul dimensionamento ha visto un intervento del Ministero per consentire una prima applicazione più soft e diluita nel tempo. Questo ovviamente consentirà anche di verificare quali siano le scelte migliori per il territorio, considerando sempre gli obiettivi principali: il benessere dei ragazzi, con il mantenimento anche dei plessi più piccoli se collocati in luoghi periferici, dove le scuole rivestono anche il ruolo di centri di aggregazione; la fruibilità per le famiglie pensando quindi a segreterie funzionali e raggiungibili e ad istituti che consentano quantomeno di conservare i posti di lavoro in essere. Servirà tempo e soprattutto attenzione anche per pensare accorpamenti che tengano conto delle specificità degli istituti e della nuova riforma degli Istituti professionali. Bastava avere pazienza e difendere le nostre istituzioni, come è stato fatto anche in passato, bisognava lottare per avere il tempo di trovare le soluzioni migliori. L’amministrazione comunale di Massa intende approfittare di questo rinvio di un anno per chiedere a Provincia e Regione di riconsiderare gli accorpamenti previsti per il capoluogo. E’ infatti evidente che istituti che in città erano numericamente poco sotto la soglia fissata dal Ministero a marzo (581 - 594), ma che già a settembre 2023 rientravano nei parametri, non possono essere i primi sottoposti a fusioni o tagli. L’Amministrazione intende quindi proseguire con gli stessi istituti comprensivi anche per l’anno scolastico 2024/2025, con l’intenzione di valutare, soprattutto nel lungo periodo, le migliori soluzioni per il comune di Massa ed i suoi studenti
Dimensionamento scolastico, la posizione dell'amministrazione Persiani
Scritto da francesco persiani
Politica
03 Gennaio 2024
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