La presenza di un nuovo focolaio a Carrara costituito da una ventina di richiedenti asilo nigeriani ospiti di un centro di accoglienza ha dato il la al coordinatore comunale di Fratelli d’Italia, Lorenzo Baruzzo, per lanciare una dura critica alla politica della gestione dell’accoglienza definita, appunto, fallimentare.
Baruzzo ha messo in evidenza non solo il carico economico rappresentato dai migranti per le casse dello stato, ma anche la natura, non sempre limpida, delle associazioni che li gestiscono che, secondo Baruzzo, non sempre sono realmente senza fini di lucro.
“In una situazione di emergenza sanitaria – ha detto Baruzzo - con migliaia di morti la cui responsabilità ancora non è stata definita, lasciare che questi “richiedenti asilo “ girovaghino per le città senza alcun controllo da parte di chi li “gestisce” è grave.”. Baruzzo ha precisato che i migranti spesso sono vittime in primo luogo, di chi fa loro credere che in Italia ci sia il benessere e poi degli scafisti che, secondo lui, sarebbero “agevolati” dai sostenitori del buonismo o da quelli che per interesse delle coop amiche hanno respinto le reiterate proposte di Fratelli d’Italia di un blocco navale fatte negli ultimi tre anni, infine di chi dell’accoglienza e della “finta” solidarietà ne fa un business e talvolta delle organizzazioni malavitose che trovano in loro forti braccia per la manodopera criminale.
“Poiché nelle scorse settimane – ha continuato Baruzzo - in altre parti d’Italia , vi sono state fughe dai centri di accoglienza e attacchi alle forze dell’ordine , da parte di questi signori, sarebbe opportuno che queste giovani “ vittime del sistema” , che già si trovano sul territorio nazionale, nell’attesa che venga definito il loro status mediante un ancora troppo lungo percorso di definizione che permette a molti di continuare a “mangiarci” e che secondo le statistiche sono circa il trenta per cento dei richiedenti in regola a fronte di un restante settanta per cento di clandestini, siano messi sotto più attenta sorveglianza da parte di chi è pagato per “gestirli” . Un focolaio come quello di Carrara, potrebbe rilevarsi una “bomba a orologeria” e dover ricominciare con limitazioni delle libertà individuali e di impresa, dopo tanti sacrifici cui siamo stati obbligati, sarebbe la morte dal punto d vista economico e sociale del territorio .”.