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Scritto da Redazione
Politica
03 Luglio 2020

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La delegazione di Forza Italia Massa, capitanata dall'onorevole Deborah Bergamini, ha incontrato il Comandante Aloia Giuseppe della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara.

"In qualità di coordinatore comunale di Forza Italia - esordisce Domenico Piedimonte -, ho avuto l'onore di poter finalmente rappresentare, anche verbalmente, le richieste di ripristino della legalità del Piano dell'Arenile. Il suo mancato rispetto ha, secondo noi, rappresentato un vulnus inspiegabile nei confronti dei diritti di cittadini e turisti. Infatti, dal 1998 ad oggi sono stati sottratti porzioni di spiaggia e libertà di accedere all'arenile 24 ore su 24 per 365 giorni l'anno. E’ stato negata loro addirittura la possibilità di vedere il mare mentre percorrevano il nostro amato lungomare. Quello che una volta era il fiore all'occhiello della Versilia".

"Non nascondo - afferma - il piacevole stupore per aver assistito per la prima volta nella mia vita di come sia stato reso onore da parte di un Corpo Militare (che definirei un eccellenza dello Stato Italiano) ad un membro del Parlamento della  Repubblica Italiana. Vedere l'On. Bergamini entrare nella sede della Capitaneria di Porto al fianco del proprio Comandante mentre i suoi sottoposti, schierati sull'attenti le rendevano omaggio, mi ha fatto subito percepire che l'incontro avrebbe potuto portare i frutti che speravamo di ottenere. La presenza in delegazione del Presidente del Consiglio del nostro Comune, Stefano Benedetti, che come me o più di me ha sempre lottato per i varchi al mare che venivano chiusi uno dopo l'altro, ha infuso in me quel senso di sicurezza e di tranquillità necessari per poter esporre le nostre motivazioni in una contesto così istituzionale".

"All'attenzione dei convenuti al tavolo della discussione - spiega Piedimonte -, ho potuto fornire la copia a colori del Piano Particolareggiato Esecutivo per la zona dell'Arenile, consistente nel progetto redatto dal Settore Urbanistica del Comune di Massa e composta dagli elaborati che ne fanno parte integrante. E cioè 1/b Norme Tecniche di attuazione, 2/b Relazione, 3/b Tavola 1 Cartografa, 4/b Cartografia catastale e perimetrazione dell'ambito geografico sottoposto al P.P.E., 5/b Tavola 3 Carta dei vincoli sovraordinati, 6/b Carta dell'uso del suolo, 7/b Tav 5 Perimetrazione delle Zone omogenee".

"Al tavolo della discussione - prosegue - ho avuto finalmente conforto che, il Comune di Massa, nel 1998 è stato pioniere nella stesura del Piano dell'Arenile della propria costa. La delibera fu adottata “Considerato che il progetto stesso consente di dare un'adeguata risposta alle esigenze sopra prospettate, in termini di salvaguardia e valorizzazione ambientale consentendo agli altri operatori economici del settore balneare di usufruire delle importanti novità, tendenti alla riqualificazione dello stabilimento balneare  e quindi del turismo”.

"Ho ricevuto questo materiale - sottolinea Piedimonte - solo sabato scorso attraverso mani amiche che non siedono più in Consiglio Comunale. Io lo avevo chiesto alle amministrazioni di sinistra dal 2003 senza averlo potuto mai nemmeno visionare. Ed anche quando il nostro Sindaco Francesco Persiani, nella massima collaborazione con il nostro partito di Forza Italia, mi diede la possibilità di esporre la problematica sugli accessi al mare ai consiglieri eletti che componevano la Commissione Ambiente (allora presieduta dall'abilissimo Sergio Bordigoni di Forza Italia) il P.P.E. non si era materializzato. In quella commissione, pubblica e registrata, furono ascoltati anche i dirigenti di settore. Uno di essi affermò convintamente che NON esisteva alcuna norma che indicasse che ci fosse un obbligo per il quale gli accessi pedonali al mare dovessero esistere ogni 250 metri. Ed invece il P.P.E., all'art. 21 recita “Ogni opera da realizzarsi nell'area P.P.E., deve essere tale da consentire  un accesso al mare di mezzi meccanici di servizio e mezzi di soccorso nel raggio di 200 metri. Sono inoltre previsti varchi pedonali di accesso al mare, operanti 12 mesi l'anno ed individuati da apposita cartellonistica, della dimensione compresa tra mt 0,90 -1,50, nel raggio di 200 mt circa di arenile”  Mi viene quindi da pensare che forse quelli stessi dirigenti che tutt'oggi devono ancora riuscire a ritrovare nei loro archivi un atto pubblico così importante e consegnarcelo da quando siamo arrivati al governo della città massese, forse ne hanno “dimenticato” anche il suo contenuto".

"Il P.P.E. - ricorda - fu approvato nel 1998 solo da 20 consiglieri comunali presenti su 40 e passò solo grazie al voto dell'allora Sindaco Pucci che guidava la coalizione targata PDS. Tutta l'opposizione lo riteneva  una come una sorta di sanatoria relativa a casette sorte sull'arenile senza autorizzazione alcuna e per questo fu ostacolato fino alla fine. In questi anni, mi è raccontato da ex consiglieri comunali dell'opposizione di allora (come Angelo Altieri)  che quell'atto avesse le parvenze di un pseudo-condono che gridava scandalo perchè, mentre disciplinava la quantità di spazi per cabine ed altro, conteneva un comma che escludeva dal rispetto dei parametri fissati per il numero di cabine da potervi insediare gli stabilimenti che in quel momento ne contenevano già un numero superiore. E le nuove altezza per le casette di guardianaggio non andavano ad intaccare chi si era precedentemente sopraelevato. Verosimilmente senza alcun valido permesso".

"Il Piano dell'Arenile quindi - incalza -, è un piano esecutivo che oltre ai Varchi, disciplina la distribuzione degli spazi all'interno degli stabilimenti, concede per la prima volta di realizzare delle cucine, stabilisce la densità massima degli ombrelloni, disciplina il numero di cabine e di servizi all'interno dello stabilimento, statuisce quali piante (art 14 sistema del Verde) autoctone possano essere piantate per l'ombra, chiarisce la capienza dei parcheggi ed il loro numero distribuendolo per auto e moto, disciplina la concessione per far attraccare piccoli natanti nel Frigido, Brugiano e Magliano. Il contenuto del P.P.E chiamato “norme tecniche di attuazione” è quindi molto chiaro e semplice. Sono in tutto 25 articoli di facile lettura. Non ammette deroghe, salvo “per interventi pubblici o di pubblico interesse” (art.24) e adotta delle salvaguardie “dal momento dell'adozione del presente P.P.E da parte del Consiglio Comunale, per qualsiasi attività in contrasto con il medesimo, si applicano le misure di salvaguardia ai sensi delle leggi vigenti” (art. 25.)"

"Ecco perchè l'intento dell'incontro della delegazione di Forza Italia aveva tra gli obiettivi quello di cercare di capire quali fossero le difformità tra il Piano Arenile del 1998 e la situazione odierna - attacca -. Il tutto per contribuire fattivamente al lavoro della nostra attuale amministrazione. Infatti, grazie allo slancio del nostro Sindaco Persiani è già stato indetto un  bando con il quale si andrà il prima possibile a trovare le competenze tecniche necessarie per redigere un nuovo  P.P.E. Forza Italia, in ogni consesso, continuerà a dare lealmente e con la schiena dritta il proprio contributo all'amministrazione avendo come faro e punto di riferimento la situazione di legalità del 1998 e non quella di fatto. Soprattutto per evitare di favorire la situazione di vantaggio di qualche stabilimento balneare che in questi 15 anni,  si potrebbe già esser appropriato abusivamente di spazi in concessione o non concessionabili vedendosi anche rinnovare ingiustamente la concessione. Ma se prima di ogni rinnovo ci fosse stato il doveroso controllo da parte di Vigili Urbani e dirigenti, nel controllare l'arenile l'abusivismo di alcuni non si sarebbe prolungato". 

"La delegazione di Forza Italia - aggiunge Piedimonte - ha appreso anche che Dirigenti di settore, prima dell'insediamento della nostra nuova amministrazione, sono stati personalmente sanzionati  dalla Capitaneria unitamente a oltre 100 stabilimenti balneari. Questa notizia, ha sbalordito tutti. Come la notizia che la Capitaneria stessa ha subito interessato la Procura della Repubblica. Il Comandante Aloia ha dimostrato una piena conoscenza dei singoli fatti che andavamo a descrivere. A tal punto che era inutile da parte mia esporre anche la situazione fotografica che avevo preparato perchè su ogni stabilimento e su ogni varco aveva già ampia conoscenza di qualsiasi dettaglio. Un lavoro certosino e davvero egregio che ha stupito noi della delegazione massese di Forza Italia ma non l'On. Bergamini perchè lei, in qualita' di Vice Presidente della Commssione trasporti della Camera, conosceva probabilmente la serietà e l'abilità con la quale lavoro illustri corpi come quello con il quale  abbiamo avuto la fortuna di poterci confrontare. E che nonostante il lavoro precedentemente fatto e concluso con le sanzioni, dopo le nostre pubbliche denunce e gli esposti a loro indirizzati, hanno riaperto il fascicolo. Più di così davvero non ci si poteva aspettare".

"Ora però - e conclude -, starà al gruppo Consiliare di Forza Italia, ed il particolar modo al capogruppo Giovanbattista Ronchieri (anch'egli componente della delegazione)  preparare una interpellanza per capire perchè i nostri nuovi eletti non fossero a conoscenza delle sanzioni ai Dirigenti ed agli stabilimenti balneari e dove sono finite le 140 sanzioni elevate prima del nostro insediamento. Fermo restando che LA POLITICA debbano farla i nostri nuovi eletti e non i dirigenti attraverso i loro atti dirigenziali, fermo restando che non possano essere pochi di loro a portare avanti le politiche del PCI-PDS-DS-PD e delle intere sinistre cacciate attraverso libere elezioni di 2 anni fa, consapevoli che chi ha contribuito per 20 anni a disattendere alle norme del P.P.E,  lo ha fatto adducendo la scusa che il “il Piano dell'Arenile è vecchio e tra poco andremo a rifarlo”, da parte del Coordinamento di Forza Italia rimangono invece solo due azioni da compiere: primo, digitalizzare immediatamente il P.P.E per renderlo pubblico, e questo perchè, in questi venti anni, la sinistra che ci ha governato non lo ha mai pubblicato nel sito del Comune di Massa tra gli atti adottati. Pubblicazione che invece è avvenuta per i Comuni di Carrara, Montignoso, Forte dei Marmi, Camaiore Pietrasanta e Viareggio. Secondo, chiedere udienza al nuovo Procuratore della Repubblica. Come coordinatore comunale di Forza Italia mi chiedo: la mancata trasparenza di questo importante atto amministrativo “cui prodest”?

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