L’associazione comunale Europa Verde-Verdi di Massa ha deciso di esprimere il proprio parere, per mezzo di un comunicato ufficiale, sulle modifiche apportate al progetto per la creazione di un giardino ad agrumeto.
Il piano riqualificatore, pensato nel 2021 da un raggruppamento temporaneo di tecnici, è stato, secondo EV, completamente snaturato dalla giunta Persiani, che piuttosto che valorizzare un possibile elemento verde nel paesaggio urbano massese, ha preferito investire maggiori somme per la creazione di un nuovo tratto stradale, una rotatoria e un parcheggio, mentre al giardino sono stati destinati, infine, solo 400mila euro.
Per Europa Verde però al danno si è unita una cocente beffa, perché nel nuovo piano è comparsa l’idea dell’abbattimento di tre grandi platani secolari: una disposizione irricevibile, e che non permetterebbe di raggiungere gli stessi livelli di assorbimento di anidride carbonica se non tra settant’anni.
“Sono tante le questioni in ballo, il nostro territorio è in condizioni disastrose da tanti punti di vista, ed è necessario da subito (in realtà è comunque tardi) un intervento di riqualificazione, recupero e valorizzazione. E così sembrava nelle intenzioni dell'amministrazione comunale: il concorso di idee bandito nel 2021 e vinto da un raggruppamento temporaneo di tecnici, architetti, ingegneri e agronomi, è in questa direzione: un'idea progettuale che prevedeva il recupero del giardino ad agrumeto e parco pubblico con un edificio finalizzato al commercio e alla valorizzazione dell'agrume massese. Questo progetto – spiega Europa Verde – non è però mai stato presentato ai cittadini, che non hanno avuto modo né di conoscerlo, né di valutarne caratteristiche e potenzialità nell'ottica di un ridisegno della città che tenga conto di uno sguardo complessivo rivolto al passato, alla storia e alle tracce che ha lasciato che vogliamo conservare e valorizzare; rivolto al presente, alle necessità contingenti purché non siano dettate da interessi particolaristici e temporanei; e soprattutto rivolto al futuro: che città vogliamo fra cinque, dieci, vent’anni; in quali direzioni si svilupperà Massa, quale il rapporto con le periferie, quale il ruolo della mobilità cittadina, quali spazi per il passeggio e l'interscambio socioculturale. C'è stato però un ulteriore sviluppo: si parla ora di un progetto, la cui elaborazione è stata affidata ad uno studio di La Spezia, che prevede il recupero del giardino con solo 400mila euro, mentre quasi tre milioni di euro sono destinati ad una nuova strada, una nuova rotatoria, il ridisegno del parcheggio, l’abbattimento del capannone che ospitava il Cat e la sua ricostruzione come edificio polifunzionale, di cui tuttavia non viene indicato ruolo e destinazione, neppure come orientamento. In questa ipotesi – continua l’associazione ecologista – il giardino, ad oggi trascurato e senza ipotesi di un significativo recupero per il significato storico che rappresenta, ha un ruolo secondario. Anche le linee orientative di questo progetto, che non sembra avere molto in comune con il progetto vincitore del concorso di idee, non sono state presentate alla cittadinanza se non con generici e sintetici comunicati. Un'ultima considerazione: sembra che il progetto preveda il taglio di tre grandi platani secolari. Ecco, non tagliateli: anche se vi ripromettete di sostituirli, per ottenere gli stessi effetti positivi in termini di assorbimento dell’anidride carbonica ci vorranno altri settanta, ottant’anni almeno. Gli alberi hanno bisogno di tempo per svolgere la loro missione di assorbire dal sole e dalle radici ciò che è necessario a loro per vivere e per trattenere l’anidride carbonica, non possono essere sostituiti con il un numero doppio di esemplari, se questo numero è rappresentato da astoni (alberi che hanno raggiunto un paio di metri di altezza, con una chioma al limite dell'inesistente)”.