Una realtà, quella del trasporto merci nella provincia di La Spezia sulla quale gravitano anche molti camionisti dalla vicina provincia di Massa Carrara, diventata ormai una giungla in cui è sempre più difficile per gli operatori far rispettare le regole della legalità. Per questo motivo Sandro Spinetta, presidente provinciale di Assotir La Spezia, ha chiesto l’intervento del prefetto.
“Come Assotir abbiamo ottenuto buoni risultati a livello nazionale – ha detto Spinetta – ma su La Spezia abbiamo dovuto chiedere l’intervento del prefetto per ripristinare al più presto un clima di legalità. Dopo la riunione del Consiglio direttivo provinciale di La Spezia di Assotir, del 28 novembre scorso, in videoconferenza i trasportatori spezzini, anche alla luce della situazione di grande difficoltà che le imprese di autotrasporto locali stanno attraversando, dettate solamente in parte dall’emergenza sanitaria in atto, hanno deciso di chiedere quanto prima un incontro al nuovo Prefetto di La Spezia, dottoressa Maria Luisa Inversini. La nostra richiesta nasce dall’esigenza di porre all’attenzione delle Istituzioni e delle autorità di controllo locali, le attuali condizioni di disagio in cui i trasportatori sono costretti a confrontarsi ogni giorno: una viabilità ordinaria ormai al collasso, che genera perdita di ore di guida e riposo per i conducenti e conseguentemente aumento di costi per le imprese, mancanza di procedure di controllo volte ad evitare assembramenti ai gates in Porto, pratiche di concorrenza sleale messe in atto da alcune imprese operanti nella piazza spezzina con meccanismi poco trasparenti in tema di corretto uso del tachigrafico, gestione del personale e pagamento dei premi assicurativi dei veicoli, senza dimenticare la piaga delle famose agenzie che vendono trasporti ai padroncini a prezzi scandalosamente bassi.”. Spinetta ha ricordato i risultati importanti raggiunti da Assotir a livello nazionale: “ Il 27novembre siamo riusciti, insieme alle altre sigle aderenti ad UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni del Trasporto Merci) ad ottenere, dopo un lungo e faticoso percorso, la ripubblicazione dei costi di riferimento di un’impresa di autotrasporto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo risultato, seppur non è vincolante per la legge, resta estremamente positivo e non deve essere considerato come scontato bensì come il primo passo di un cammino che spero possa portare ad una riforma più strutturale dell’intero settore.”
“Anche sotto il profilo del Tavolo Nazionale dei Container– ha proseguito Spinetta – siamo ormai prossimi all’uscita del nuovo distanziere nazionale che sarà disponibile dal mese di gennaio 2021 e sul quale abbiamo lavorato intensamente. Tutto ciò per dire che tanto è stato fatto – ha concluso Spinetta – ma molto altro c’è da fare, specie a livello territoriale. Proprio per questo riteniamo che un confronto con il Prefetto di La Spezia sia quantomai opportuno al fine di denunciare molte questioni che su questa piazza esistono ma di cui in molti forse o non ne sono a conoscenza o fanno finta di nulla. Come Assotir vogliamo dire basta.” Spinetta si è rivolto in particolare a tutte quelle imprese che operano non rispettando le regole e per le quali Assotir La Spezia è pronta a chiedere al Prefetto, congiuntamente anche con le altre autorità, rigidi controlli.
“Ormai La Spezia, così come altre realtà portuali italiane – ha iconcluso Spinetta - è diventata una vera e propria giungla: chi opera nel settore container, come me, sa perfettamente che ci sono imprese che utilizzando camion con tachigrafo analogico e quindi che eludono, come se nulla fosse, i tempi di guida e di riposo a discapito delle imprese serie che operano nel rispetto delle regole. Lo stesso si può dire in termini di assicurazione dei veicoli dove un autoarticolato viene assicurato come un normale autocarro, risparmiando così sul valore della polizza, per il modo in cui viene gestito il personale da certe imprese che pur facendo di tutto, visto che la normativa è facilmente raggirabile, riescono ad ottenere un DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) assolutamente regolare. Di tutto questi temi, di ciò che è successo in porto durante i mesi più duri della pandemia e di ciò che continua a succedere ancora oggi, con assembramenti continui durante la fase di attesa di aggancio del container, Assotir di La Spezia è pronta a discuterne con il Prefetto, con l’auspicio che lo stesso ascolti il grido di aiuto di una categoria che chiede solamente di poter lavorare nella legalità e nel rispetto della sua dignità imprenditoriale.”.