"La vera novità - lo dice Orietta Colacicco, Presidente dei Paladini Apuoversiliesi - nelle parole dell'onorevole Barabotti durante la conferenza stampa del 28 giugno sul porto di Carrara e il suo futuro, sta nel fatto che è necessario superare le conflittualità createsi rispetto al Piano regolatore attraverso l’individuazione di soluzioni alternative, che significa individuazione di una soluzione meno impattante, o attraverso una soluzione nuova, o guardando alle 10 soluzioni progettuali proposte della relazione generale del PRP, come tra l'altro vuole il Ministero dell'Ambiente nel cui parere allegato al Decreto di chiusura di VAS é compresa la prescrizione di specificare il perché di 10 soluzioni e l’impatto di ognuna di esse. Eravamo invitati e abbiamo seguito l’articolazione e lo sviluppo dei temi trattati. C’é un problema enorme e si chiama erosione, quella già creata dal porto sin dagli anni 20 del secolo scorso, quando iniziarono i lavori, un problema che si duplicherebbe con l’ampliamento del porto. Perché di ampliamento stiamo parlando, di 140 mila metri quadrati tanti quanto due volte la piazza Rossa. Con un prolungamento del molo di sopraflutto di 450 metri, che è mezzo chilometro. Qui sta il punto. Secondo L’onorevole Barabotti nel procedere della conflittualità creatasi fra economia del porto ed economia turistica se non si individua una chiara visione, che non nuocia e agli uni I e agli altri si andrà avanti all’infinito e si terrà il porto così com’è bloccandolo. Va ricordato che il 7 febbraio 2022 è stato pubblicato per la procedura di Vas, Valutazione Ambientale Strategica, sul sito del Ministero dell’Ambiente il PRP. Vale a dire che da più di tre anni non si va avanti. Certo il progetto è lacunoso, poggia specie sulla morfodinamica su dati vecchi e superati, come sottolinea la relazione tecnica da noi commissionata all’Università di Pisa e parte delle nostre osservazioni . Che cosa può succedere? Una sospensione di giudizio sin tanto che non ci saranno prove certe che l’ampliamento non porterà erosione, rassicurazione richiesta dai Sindaci di Forte dei Marmi, Massa e Pietrasanta con una lettera ai Ministri interessati, a partire dal Ministro delle Infrastrutture e Trasporti competente per l’approvazione Matteo Salvini. E poiché con alta probabilità, fatte tutte le prove, emergerà che il progetto attuale incrementerà l’erosione , si arriverà alla necessità di un altro progetto.I Paladini Apruoversiliesi sono per una razionalizzazione, un ammodernamento, scongiurando un ampliamento e su questa linea andranno avanti. E non si parli di mitigazioni dopo le opere di ampliamento, vale a dire di compensazione. Le mitigazioni immediatamente necessarie sono per i danni già causati dal porto danneggiando tutto il litorale apuano e oltre sino arrivare al confine con Marina di Pietrasanta. Tornando alla conflittualità I Paladini desiderano aprire un Tavolo fra gli stakehoder del porto e quelli dell’economia truistica, alla presenza degli amministratori e dei politici. Solo così a nostro avviso, si potrà trovare una quadra".