Giorno della Memoria ricorrenza internazionale, celebrata il 27 gennaio 2024, giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto vs "presentazione del libro" Mondo al contrario" del generale Vannacci.
Sembra una sfida questa che nelle cronache dei quotidiani di Massa Carrara e nei corridoi di uffici politici, bar e strade massesi risuona come un eco di "Guerra".
Una partita tra rossi e neri, qualcuno dice "provocazione bella e buona" l'idea di presentare proprio il 27 gennaio giorno nel quale i pensieri e i cuori si fermano per ricordare 20 milioni di vittime sangue di bambini, anziani, disabili di molte etnie, tutti deceduti, gasati nei lager per la mano di Hitler ed i suoi alleati, e la distruzione, fame e povertà del dopoguerra.
Tutto il mondo si mosse per mettere fine a quella sciagura ed ad oggi ringraziando i pochi reduci rimasti e per dare un "abbraccio" anche se simbolico alle loro famiglie, ed anche "per non dimenticare" utilizzando una frase utilizzata da Liliana Segre onorevole senatrice della Repubblica la quale sopravvissuta ad Auschwitz nel 1944, "per non dimenticare " dando la possibilità di memoria alle generazioni future.
Tutto questo citato sopra sembrerebbe scontrarsi con un libro che si legge in circa 5 ore di un militare, 373 pagine, costo 20 euro, autobiografico quindi senza basi scientifiche, ma solo (sembrerebbe) ideologiche personali, molto personali, libro che è diventato una sorta di "provocazione" e tutti sappiamo bene che le provocazioni possono provocare reazioni belle o meno belle.
Io personalmente non ho letto questo libro, anche se forse leggendolo potrebbe suscitare anche in me reazioni ed emozioni a favore o contrarie alle idee personali del generale Vannacci, preferisco quindi leggere altro, ma questa è solo una presa di posizione mia personale che rendo pubblica per consigliare anche alle altre persone di leggere "Io fratellino" di Amets Arzallus Antia e Ibrahin Balde, un libro che parla di immigrazione consigliato dal papa Francesco, o potrei consigliare "Il razzismo spiegato a mia figlia" scritto da Tahar Ben Jelloun marocchino premio nobel, entrambi i libri da prendere in prestito in Biblioteca civica Massa o Carrara senza spese, ma usufruendo del "prestalibro" gratuito per tutti i cittadini, italiani e stranieri, senza distinzione di etnia, sesso e ceto sociale, e nemmeno orientamento sessuale,
Da Aristotele si pensava già che l'uomo fosse un animale socievole che cresce solo attraverso il confronto con i propri simili ed è anche vero che in Italia esiste un principio di libertà di stampa pilastro della nostra democrazia, c'è l'articolo 21 della nostra bellissima Costituzione che recita la libertà di pensiero, parola e scrittura.