Le temperature degli ultimi giorni, in tutta la provincia di Massa-Carrara, hanno di gran lunga superato i trenta gradi, portando disagi e difficoltà soprattutto alle categorie sociali più deboli. Non tutti infatti possono scampare all’afa mattutina e pomeridiana tra le fresche mura di casa o in un ufficio con l’aria condizionata, e tra questi meritano una menzione speciale le migliaia di persone anziane che risiedono nelle Rsa sparse sul territorio.
Alessio Menconi, segretario generale per la Funzione pubblica di Cgil, ha affermato per mezzo di comunicato che la situazione dei ricoverati e dei lavoratori delle strutture in questione sia in molti casi insopportabile, con gli ambienti interni che registrano le stesse temperature dell’esterno. Nella nota, Menconi spiega come non esista una normativa che obblighi i gestori a installare impianti di climatizzazione, ma è altrettanto vero che è possibile per i sindaci intervenire sfruttando l’articolo 50 del Tuel.
Un’opzione percorribile che ha portato il segretario generale a lanciare un appello a tutti i primi cittadini e allo stesso presidente della provincia.
“Purtroppo – afferma Menconi – non esiste una norma che obblighi i soggetti gestori a dotarsi di impianti di climatizzazione atti a contrastare le ondate di calore che, a seguito del cambiamento climatico, saranno sempre più frequenti. Esiste però l’articolo 50 del Tuel, che permetterebbe a voi, sindache e sindaci, di intervenire provvisoriamente in urgenza per far fronte a tale situazione drammatica. Contemporaneamente, confido in una vostra presa di posizione ferma, atta a far sì che la regione Toscana intervenga, attraverso un provvedimento normativo, affinché si giunga definitivamente alla soluzione del problema. Sono certo che ognuna e ognuno di voi metterà in campo tutto quanto necessario per garantire il giusto sostegno ai nostri anziani”.