Massa Città in Comune sostiene che serva una discussione per rivedere gli affitti nei fondi commerciali nel centro storico per incentivare ad aprire nuove attività e a mantenere quelle che già sono presenti.
"Perché non aprire un dibattito serio sull'utilizzo di locali commerciali pubblici sfitti con affitti calmierati per provare a venire incontro ai problemi di settore? - suggerisce Massa Città in Comune - Ci vengono in mente quelli della Provincia di Massa-Carrara dove una volta si trovava un ristorante. Perché invece di usare soldi pubblici per trasferirli nelle tasche della rendita privata il comune di Massa non blocca il bando sull'ex mercato coperto già andato deserto ai tempi di Volpi? Perché non pensare all'ex mercato anche come la casa dell'economia contadina delle nostre comunità?". Questi i suggerimenti di MCC per non far morire l'economia e sfruttare la struttura dell'ex mercato coperto, nel cuore della città.
"La Regione Toscana attraverso la Fondazione Toscana Spettacolo potrà sicuramente aiutarci e avere cultura in centro città aiuta lo sviluppo del commercio. – ha poi aggiunto MCC - Non dimentichiamoci che nella nostra provincia la distribuzione della ricchezza è mal ripartita altrimenti non ci spieghiamo orde di suv da cinquantamila euro in su che girano nelle nostre strade. Forse qualcuno prima o poi avrà il coraggio di smascherare l'economia illegale che gira intorno ad alcuni settori industriali ben precisi e identificabili, anche per questa ragione il commercio fatica in città e prolifera l'acquisto online con redditi sempre più bassi".
Per MCC andrebbe poi aperta una riflessione sulla terziarizzazione del centro città perseguita per decenni, ma che dopo il 2008, secondo il gruppo, avrebbe incontrato da un lato i tagli alla politica e alla pubblica amministrazione, dall'altro quelli delle realtà dei servizi privati che, progressivamente avrebbero chiuso o subito trasferimenti.
"Per adesso invitiamo a considerare l'esperimento di avere orario continuato dei negozi in città – ha concluso MCC - magari aprire più tardi ma tenere aperto in pausa pranzo potrebbe essere un modo per contrastare la forza della grande distribuzione che si fonda sul trasferimento dei guadagni alla rendita immobiliare cosa che pochi hanno notato o che non vogliono notare".