Stavolta, e non è la prima per il consigliere massese della Lega Filippo Frugoli, non sono bastate le giustificazioni della giovanissima età, della palese sommaria cultura storica e della strafottenza leghista a immagine e somiglianza del "capitano".
Il post feroce contro "l'assassino di centinaia di persone", nonché "brigatista rosso" Sandro Pertini e la successiva rettifica per spiegare il più improbabile dei fraintendimenti, non sono passati come un’altra leggerezza del giovane consigliere leghista, ma, probabilmente, avranno ripercussioni più serie per lui e forse anche per la maggioranza a cui appartiene.
Il casus belli, per riepilogare la vicenda, è stata la richiesta, avanzata da Associazione 31 settembre al sindaco di Massa Francesco Persiani, di intitolare il ponte Trieste a Sandro Pertini, in occasione del trentennale della sua morte che ricorrerà a fine febbraio.
Frugoli, che troppo spesso ha mostrato di non ricordare di avere un ruolo pubblico, in quanto consigliere, e soprattutto che quel ruolo pubblico deve rappresentare tutta la comunità massese e non solo quelli che lo hanno votato, ha sentito immediata l’urgenza di esternare su facebook – cioè al mondo intero e nell’unico modo nel quale tutto quello che si scrive resta in eterno - il suo totale disappunto.
Che poteva anche essere legittimo, per carità, se non lo avesse infarcito di insulti nei confronti dell’ex presidente Pertini, che è stato, peraltro, quello che più è rimasto nel cuore degli italiani – informazione che Frugoli, evidentemente non aveva, un po’ per la sua giovane età e assai di più per uno studio della storia sicuramente lacunoso. “Lo stesso Sandro Pertini che elogiò Stalin il giorno della morte, lo stesso Sandro Pertini che concesse la grazia al partigiano Toffanin che uccise molteplici persone, lo stesso Sandro Pertini, capo partigiano che uccise una marea di persone accusate di essere fasciste o collaborazioniste con i fascisti (una sorta di caccia alle streghe) lo stesso Sandro Pertini che annunciò di essere un brigatista rosso. Ci vuole coraggio a fare una richiesta simile! Se gli verrà dedicato un ponte chiederò di dedicare qualche via alle stragi partigiane, qualche via alle vittime dei partigiani e qualche via alle vittime delle Brigate Rosse. NO PERTINI”: questo il testo del post del consigliere Frugoli che ha suscitato immediata e vastissima indignazione praticamente in tutti coloro che lo hanno letto.
Post quasi subito rimosso da Frugoli, forse per una lavata di capo di qualche suo collega con più sangue freddo e buon senso oppure per la tipica mancanza di coraggio di chi è forte solo con le tastiere. Rimosso in rapidità come il tentativo di giustificare la sua esternazione con una serie di spiegazioni, con tanto di fonti citate – ovviamente tutte profondamente e ottusamente schierate a destra - che avrebbero dovuto dar sostegno al suo pensiero e che invece hanno fatto franare tutto in maniera ancor più rovinosa e chiamare in causa i rappresentanti più autorevoli dei partiti dell’opposizione che hanno dichiarato apertamente l’intenzione di querelare Frugoli per le sue esternazioni, che hanno continuato a rimbalzare sui social grazie agli screenshot fatti da tutti.
Dure critiche sono arrivate all’indirizzo di Frugoli da parte del Partito Socialista di Massa che ha chiesto le dimissioni del consigliere e l’intervento della magistratura: “Le parole del consigliere, e i concetti malamente espressi, appaiono proprio nei giorni in cui si ricorda la tragedia dell'olocausto e dei campi di sterminio: dobbiamo dedurne che, oltre a non conoscere i fatti e la storia, sia anche portatore di una inaccettabile voglia di riscrivere gli eventi forse per sollevare la coscienza di amici e conoscenti fascisti che non si rendono conto delle loro responsabilità politiche e personali. Ci aspettiamo che la comunità civile di Massa, da sempre democratica e antifascista, si dissoci sia dalle parole sia dai concetti affidati ai social che, non per questo, appaiono meno gravi e, nel frattempo, siccome le parole sono pietre, ci riserviamo di accertare, attraverso la magistratura, se si possa configurare, a carico del consigliere Frugoli, il reato di vilipendio nei confronti della massima carica dello stato.”; da parte di Left Laboratorio politico che ha citato una frase di Indro Montanelli del 1963: “Non è necessario essere socialisti per amare e stimare Pertini. Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità” e di seguito ha fatto notare: “Non era ancora nato il giovane consigliere comunale leghista, quando un giornalista (ex?) fascista e uomo di destra come Indro Montanelli, tesseva le lodi al partigiano Sandro Pertini, poi futuro Presidente della Repubblica. Non era nata nemmeno la Lega Nord (quella secessionista che col tricolore ci si puliva il c**o), quando il Presidente partigiano divenne il “più amato dagli italiani” (quegli stessi italiani a cui il partito di Bossi&C. ha rubato - in anni più recenti - 49 milioni di euro). Ma che dire delle ultime esternazioni del giovane consigliere comunale leghista? Che non sempre la veemenza giovanilistica corrisponde a quell’entusiasmo che, in politica, deve animare il mettersi al servizio degli altri con passione ed intelligenza. E questo è il suo caso. A lui, prima di ogni altra cosa servirebbe un “misuratore” del senso del limite e del buon gusto. Così come gli servirebbe quell’umiltà propria dell’ultimo arrivato utile a calibrare al meglio il delicatissimo equilibrio tra lo starsene zitto e il proferir scempiaggini.Ed infine, ma non per ultimo, dovrebbe sforzarsi di trasformare la propria ignoranza in una opportunità per studiare e, soprattutto, per crescere!“.
E ancora da parte dell’onorevole Martina Nardi: "Non minimizziamo il fatto. I consiglieri hanno un ruolo istituzionale e ciò che dicono o scrivono ha un peso. Il piccolo Frugoli è sempre a caccia di notorietà, ma non possiamo giustificare con la sua giovane età quanto ha scritto sul presidente Sandro Pertini. Pertini è stato un padre costituente, un uomo a cui dire grazie, un presidente amato. Non è con queste polemiche che si accresce il consenso. Mi preoccupa chi minimizza il fatto accaduto. L'episodio è grave. La pagina del consigliere della Lega è letta da molti cittadini, soprattutto da suoi coetanei; Frugoli ha un ruolo istituzionale e ciò che dice o scrive ha un peso, sia politico che sociale".
Altri, cittadini comuni e rappresentanti politici hanno annunciato l’intenzione di intraprendere le vie legali nei confronti del consigliere Frugoli che un’ora fa, dopo aver addirittura chiuso il suo profilo facebook personale per due giorni, è tornato a far sentire la sua voce, ancora sui social, con una lettera di scuse in cui ha fatto leva soprattutto sulla sua giovane età.