Le organizzazioni sindacali, Slc Cgil, Slp Cisl e UilPoste di Massa-Carrara, portano alla luce le continue offese e maldicenze di cui sono protagonisti i lavoratori degli uffici postali, i quali non hanno mai smesso lavorare e hanno garantito il servizio alla collettività, al contrario di molti enti che hanno chiuso uffici o ricevevano solo su appuntamento.
“Lavorare ad uno sportello in un ufficio postale in tempi di coronavirus, è come essere applicati ad una catena di montaggio, perché da inizio turno (la mattina dalle ore 8.00, il pomeriggio dalle 13.30), fino al termine della giornata lavorativa, non si hanno a disposizione pause di alcun tipo.” – esordiscono i sindacati.
“I dipendenti di Poste Italiane sono continuamente oggetto di una campagna denigratoria e diffamatoria sui giornali e social per le lunghe file di attesa, ma qualcuno si è reso conto – puntualizzano- che tutti gli altri Enti, come Inps, Agenzia delle Entrate, istituti al servizio del cittadino, alcuni servizi del Comune non sono aperti al pubblico o che le banche ricevono solo su appuntamento? “
“Poste dal primo lockdown non ha mai chiuso –esclamano- i nostri operatori ci sono sempre stati ed a loro è sempre stato richiesto di più, poi arrivano le scadenze e tutti devono fare lo Spid, perché poi c’è da attuare il cashback, ci sono le Tari, c’è l’IMU, i pacchi che arrivano, i pacchi da spedire e fare operazioni anche quelle più semplici che si possono rimandare a tempi migliori e colori migliori.”
“Gli operatori postali ci sono, ma il loro lavoro è estenuante, specialmente se a corredo ci sono le ingiurie e le aggressioni verbali e qualche volta fisiche” denunciano le OO.SS.
“Le code di cui tutti siamo coscienti e ci rammarichiamo, ci sono e sono legate –spigano- a delle carenze di organico più volte denunciate da queste Segreterie in questo settore e in subordine sono dovute alla necessità di adeguarsi alle regole dettate dalle vigenti disposizioni in materia di assembramenti nei luoghi chiusi, previste dai vari DPCM del Governo.”
“Come Organizzazioni Sindacali, SLC CGIL, SLP CISL e UILPOSTE abbiamo chiesto all’azienda il turnover per sostituire coloro che riescono e riusciranno ad andare in pensione. Gli organici ormai sono ridotti all’osso e su Massa Carrara e provincia ad oggi abbiamo ancora uffici razionalizzati, situazione che aggrava ed incentiva le lunghe file che disturbano anche chi sta dall’altra parte del vetro.”
“Quotidianamente assistiamo a code davanti a diversi esercizi commerciali, solo quelle che si registrano nei picchi natalizi alle Poste sono scandalose ed inaccettabili? –contestano i sindacati- Forse ancora non è ben chiara la situazione che stiamo vivendo tutti? I nostri operatori non sono super eroi ma lavoratori e lavoratrici che ogni giorno senza soste operano per fare un servizio utile alla collettività utile alla nostra Provincia.”
Spiegano: “Più volte abbiamo chiesto alle istituzioni una maggiore attenzione, nei giorni scorsi abbiamo scritto al Prefetto per richiedere una maggiore attenzione sulla sicurezza delle lunghe file esterne, per porre un freno alle intemperanze e dire “basta” ad un atteggiamento divenuto inaccettabile.”
“Attraverso utili di diversi decenni –concludono i sindacati- Poste Italiane con Cassa Deposito e Prestiti ha costruito strade, ospedali, scuole, salvato aziende in crisi utilizzando il frutto del lavoro dei dipendenti e di questo ne andiamo fieri, quindi auspichiamo un clima di maggior serenità e pazienza quando usufruite dei nostri servizi sia che sia un ufficio sia che sia recapitare la Posta. Stiamo operando e lavorando per voi.