L’annunciata novità di quest’anno dello storico premio letterario massese “San Domenichino”, cioè lo spostamento della cerimonia di premiazione dallo spazio antistante l’omonima chiesa da cui ha avuto origine il premio, ad uno stabilimento balneare di Marina di Massa, non è piaciuta a molti cittadini massesi che hanno deciso di far sentire il loro dissenso agli organizzatori del premio con una protesta davanti alla chiesa di Poveromo. Tra i sostenitori del no allo spostamento del premio c’è anche il presidente del consiglio comunale di Massa e candidato al consiglio regionale alle prossime elezioni, Stefano Benedetti che ieri si è presentato alle 17 per dare il suo supporto ai manifestanti.
“Lo spostamento del premio letterario in uno stabilimento balneare – ha spiegato Benedetti - è del tutto fuori dal contesto culturale e storico di un evento nato all’interno dell’area della chiesa e da ritenersi assolutamente a vocazione cattolica. Il premio trae la sue origini nel lontano 1914, quando i Padri Capuccini realizzarono la costruzione di una cappella per soddisfare l’esigenza di una maggiore presenza religiosa nella zona di Poveromo e così nel 1958 venne creato il Premio Letterario, di cui Padre Gesualdo Grassi fu l’ ispiratore. L’Associazione che gestisce l’evento è denominata Centro Culturale S.Domenichino ed è la stessa che ha deciso, senza una consultazione popolare di privare l’intera zona di un importante appuntamento annuale molto partecipato e pubblicizzato. Non mi interessa se a capo di tale decisione ci siano stati dei contrasti tra i dirigenti dell’associazione e la chiesa, come qualcuno insinua, ma posso affermare senza ombra di dubbio che l’evento non è monopolio di qualcuno, ma patrimonio di tutta la comunità e principalmente dei residenti della zona di Poveromo.”. Benedetti ha assicurato che si farà carico insieme al collega consigliere di Forza Italia, Giovanbattista Ronchieri, nipote di uno dei fondatori del premio, di riportarlo nel suo posto originario e naturale ed ha annunciato che a breve incontrerà il vescovo di Massa Carrara per verificare se esistono le condizioni per realizzare già dal prossimo anno il ritorno dell’evento in mezzo alla popolazione e adiacente alla chiesa di S.Domenichino, così da poter svolgere come sempre la funzione religiosa alla fine della premiazione.
“Credo che Giacomo Bugliani – ha concluso Benedetti - debba rassegnare le proprie dimissioni da Presidente dell’ Associazione Centro Culturale S.Domenichino, assumendosi tutta la responsabilità del siffatto trasferimento che non solo ha danneggiato l’immagine del territorio, ma che ha soprattutto offeso la popolazione residente e macchiato una parte della storia e della cultura della nostra città.”.