Si è tenuta in questi giorni l'elezione del nuovo direttivo dell'Associazione di Promozione Sociale Rivoluzione Allegra, che vede l'ingresso di Marco Lenzoni alla vice-presidenza e di Marco Contadini alla segreteria. Due infermieri che hanno lottato sia contro il Covid che contro la legislazione di emergenza, il greenpass, l'obbligo vaccinale, il protocollo "tachipirina e vigile attesa" e poi contro il contributo dell'Italia alla guerra tra Russia e Ucraina, fanno oggi parte del direttivo dell'associazione, presieduto da Giulio Milani.
L'alleanza che di fatto si era già stabilita, durante la campagna elettorale del maggio scorso, con la costituzione della lista "Massa insorge" – un'alleanza tra l'area libertaria e quella operaia per cambiare la politica locale in senso anti-classista e anti-liberista, in difesa dei diritti sociali e orientata al concetto di "ecologia profonda" – assume un carattere anche formale di reciproco coinvolgimento. Per esempio è stata molto apprezzata dai soci la collaborazione con Marco Lenzoni per il reperimento dei medici dell'ambulatorio per i danneggiati da vaccinazione Covid, lanciato il 13 maggio e oggi curato da Marco Contadini, così come la presenza nella lista di diversi infermieri a vario titolo impegnati sul fronte della difesa del diritto alla salute, del libero accesso alle cure mediche, della libertà di scelta terapeutica, del primato della sanità pubblica gratuita su quella privata a pagamento. In questo senso, ha riscosso gradimento anche l'iniziativa per la riapertura dell'ospedale vecchio, culminata venerdì scorso nella costituzione di una consulta popolare permanente.
«Le occasioni di scambio con Marco Lenzoni» dichiara Giulio Milani, «si stanno moltiplicando e io ho ritenuto utile, come presidente di Rivoluzione Allegra, approfittare del rinnovo del consiglio direttivo per offrirgli la candidatura a Vice Presidente: Marco è una figura perfetta per uscire dalla ridotta del solo "no obbligo no greenpass", ossia di un tema a senso unico, e guadagnare l'aperto di una lotta di opposizione senza sconti e senza riserve. Abbiamo bisogno di persone coraggiose, leali, oneste, coerenti, capaci di far fare alla nostra associazione quel salto di quantità e di qualità da tanto tempo rincorso. La storia di Marco, d'altra parte, parla per lui: un infermiere noto ed esposto sul fronte di mille battaglie sociali a favore degli ultimi, con un curriculum trentennale, un ex "eroe del Covid" con due dosi di vaccino all'inizio delle somministrazioni, poi sempre più scettico su tutto e infine assolutamente dei nostri».
Nell'accettare la candidatura, Marco Lenzoni ha precisato di voler dare un contributo per l'ampliamento dell'ambulatorio per danneggiati da vaccinazione Covid, che oggi vede 4 medici incaricati di prestare ascolto e aiuto a una quarantina di casi, di cui 8 già trattati, e di voler partecipare alla costruzione delle nuove edizioni dello spettacolo "Sei apuano se", fiore all'occhiello dell'associazione.